Togliete tutto ad Altamura, ma non la sua focaccia. Qui, nella cittadina della Murgia in provincia di Bari, tra bar, edicole e locali vari, ancora si ride di grasse risate, quando si racconta di come quella piccola focacceria nel 2003 fece chiudere il gigantesco Mc Donald’s appena aperto e piazzatosi di lì a pochi metri. Il risultato fu sconfortante per l’hamburgificio: clienti zero, con in più la beffa di vedere gli altamurani sedersi, focaccia in mano, ai tavolini del fast- food. Una storia che è già leggenda e che non poteva non diventare anche una favola cinematografica a firma di Nico Cerasola (nelle sale dal 17 aprile) e con un titolo, Focaccia Blues, che nel richiamo musicale è già un omaggio alla tradizione che resiste. Due anni di lavoro per un progetto che coinvolge alcuni pugliesi doc del cinema e non solo, in preziosi cameo, come Michele Placido, il presidente della regione Nichi Vendola, Lino Banfi e Renzo Arbore che si sfidano in punta di fornello su cosa sia più autorevole tra il fungo cardoncello e il cipollaccio lampascione. «È dedicato a chi crede che la globalizzazione non ha vinto, e che la qualità e i buoni sentimenti vincono sempre», dice Cerasola che nel film mescola documentario e fiction, interviste a gente del posto e intrecci di fantasia. Focaccia Blues è un inno d’a- more al sapere e al sapore localistico. Non solo il pane, di cui Altamura può vantarsi di avere uno dei prodotti più famosi nel mondo, ma anche pasticceri, mugnai, sellai, ciabattini e artigiani che lavorano secondo metodi antichi «lontani da un modo di fare plastificato». «La mia docufiction – continua il regista – vuole raccontare un diverso ritmo per la vita e il rispetto per la diversità ». In controluce, spiega ancora, la critica si può allargare a un intero sistema di produzione e di consumo che appiattisce ogni cosa: «Così come non c’è quasi più posto per i negozi singoli, ma solo per le catene e gli show room delle grandi distribuzioni globalizzate, anche nel cinema sta per essere dato il colpo di grazia alle singole sale. Mentre i centri cittadini sono sempre più vuoti». La battaglia contro il 'cibo di cellophane' e il paninomarketing non è finita: Focaccia Blues avrà una distribuzione particolare, con poche copie la promozione si farà di città in città, affiancati a eventi gratuiti aperti al pubblico. Naturalmente il pane d’Altamura e la sua variante più gustosa, la focaccia, saranno i protagonisti assoluti. E la ricetta è aperta a tutti, basta andare sul sito, dove ogni pagina e ogni link è un richiamo alle scelte consapevoli e alla sfida continua contro il disastro alimentare globale. Ilario Lombardo