DEPORTAZIONI E MARCE FORZATE Il 19 maggio di ogni anno, in Grecia e nelle comunità elleniche sparse in tutto il mondo, si celebra la Giornata della memoria del “genocidio” – l’uso del termine è oggetto di dibattito: usato da Grecia, Cipro e da alcuni Stati Usa, è rifiutato dalla Turchia – dei greci del Ponto, un evento drammatico ma poco conosciuto della Storia del Novecento. La politica attuata dalla Turchia, tra il 1916 e il 1923, nei confronti di questo popolo, portò a deportazioni, marce forzate in pieno inverno, arruolamento degli uomini in battaglioni di lavoro. Dei settecentomila abitanti originari, secondo varie stime circa la metà trovò la morte, mentre i sopravvissuti fuggirono in Grecia. (R.Fe.)