«Piangerai...come pioggia tu piangerai...e te ne andrai...come le foglie col vento d’autunno triste tu te ne andrai». Non sarà Jacques Prévert, ma questo rischierà di essere il tormentone del Festival, oltre che l’attacco della canzone vincitrice del Sanremo numero 61: titolo
Arriverà, interpretata in coppia da Emma e i Modà. «Chi?» si domanderà il pubblico maturo di Raiuno, che piuttosto si aspetterebbe sul podio un Al Bano o un Vecchioni. Diciamo che anche quest’anno i giochi sembrano fatti a tavolino, nonostante i protagonisti si affannino a dire di no. Per la serie, non c’è due senza tre, dopo la vittoria al Festival per due anni consecutivi del clan De Filippi (nel 2008 Marco Carta e l’anno scorso il Valerio Scanu dell’indimenticabile «in tutti i luoghi/in tutti i laghi») ecco arrivare la vincitrice di
Amici 2010, Emma Marrone. Faccia da bimba e voce alla Gianna Nannini, «è il mio mito, mi ha detto vai e spacca», l’interprete di
Calore unirà le sue forze (sia vocali sia aziendali) a quelle dei Modà.Dall’altra, c’è la band composta da 5 trentenni lombardi che, dopo una fugace apparizione nei Giovani a Sanremo 2005 e varie traversie discografiche, è esplosa come rivelazione 2010 con i brani barocco-pop
E son già solo e
La notte scritti e interpretati dal leader Francesco «Kekko» Silvestre. Un successo dovuto anche ad una sapiente operazione tra web e radio, guidata dalla nuova casa discografica Ultrasuoni, creata dalle potenti emittenti Rds, Radio Italia e Rtl 102.5 (che non a caso ha trasmesso in diretta la conferenza stampa di ieri). Un battage radiofonico che aveva fatto gridare i Negramaro al boicottaggio dei loro nuovi brani a favore di quelli di «rivali» Modà. «I Negramaro ci piacciono, anzi, siamo amici» taglia corto il leader Francesco Silvestre che, date le premesse, parte per la Riviera rassegnato. «La critica ci massacrerà – prevede il cantante – Ci danno come vincitori, ma siamo accompagnati dai pregiudizi. Il televoto che quest’anno verrà moderato? Meglio, preferiamo partire alla pari. Io mi preoccupo di essere all’altezza sul palco». E comunque, anche non salissero sul podio, i Modà partono già vittoriosi nelle vendite se è vero che sono state prenotate 110mila copie del nuovo album di inediti dal titolo Viva i romantici in uscita il prossimo 16 febbraio. «Io salirò sul palco dell’Ariston col giubbotto antiproiettile» scherza invece Emma che gioca a far la dura, ma poi confessa che dormirà in stanza col papà a Sanremo «perché ho paura del buio». Anche per lei nuovo album in uscita il 16 febbraio,
A me piace così - Sanremo edition, che conterrà anche due brani inediti scritti per lei dai Modà,
Per sempre e
Io sono per te l’amor. Oltre al singolo
Arriverà, dove la bionda Emma e il tenebroso Kekko sfogano a pieni polmoni la diperazione d’amore in un accattivante crescendo melodico, fra echi Anni 60 e sferzate di chitarra elettrica. A cui si aggiungerà, nella serata dei duetti del venerdì, la vena tenorile di Francesco Renga. Molto asciutta e tutt’altro che banale, invece, la versione proposta da Modà-Emma di
Here’s to you - La ballata di Sacco e Vanzetti, brano di Joan Baez con la musica di Morricone, scelta per serata di giovedì 17 febbraio dedicata ai 150 anni dell’Unità d’Italia. E del Belpaese, i ragazzi se ne dicono fieri, nonostante i tempi. «Sono orgogliosissima di essere italiana – dice Emma –. Riusciremo a rialzarci anche da questa vergogna. Gli italiani non sono la politica: gli italiani si alzano alle 5 di mattina a lavorare in fabbrica per dare il pane ai loro figli».