Franco Zeffirelli, si sa, è uomo di carattere. Uno che non ha peli sulla lingua. E che non si sottrae alle polemiche. Ma è anche – e soprattutto – un regista d’opera di fama mondiale, che ha firmato allestimenti entrati nella storia. Fa perciò effetto sentirgli usare toni davvero molto forti, per commentare la Carmen scaligera. «Quello spettacolo è il frutto di una scelta sbagliata, pericolosa soprattutto per i giovani. Immaginiamo un ragazzino che non è mai stato all’opera e va alla Scala per vedere questa
Carmen. Cosa succede? Vive un conflitto tra una musica bellissima e una messa in scena molto brutta».Parole ancor più dure Zeffirelli le riserva alla regista Emma Dante (fischiata dal pubblico) che ha firmato lo spettacolo: «È una donna irresponsabile, frutto di una cultura sbagliata, autrice di costumi brutti che non si vedono neppure in un teatro di provincia. Questa signora ha trasformato Carmen in un demonio, dimostrando di non conoscere la letteratura ottocentesca, che è piena di donne che si ribellano allo strapotere maschile, senza per questo essere dei diavoli. E Carmen è una di loro. Barenboim, straordinario pianista e grandioso direttore, è un giocherellone e stavolta si è reso complice di un crimine. Con Kleiber e Karajan una cosa simile non sarebbe mai successa». Zeffirelli salva il cast vocale «soprattutto il bel Don Josè di Jonas Kaufmann» e la protagonista Anita Rachvelishvili che ha «una bellissima voce. Purtroppo, per colpa della regista, ha costruito un personaggio orrendo, esagerato».Come immediata reazione su Internet è nato un gruppo di sostegno alla regista Emma Dante all’interno di Facebook. Pochi al momento gli iscritti. Segno forse di uno scarso interesse dei giovani per la discussione,Ma non è il solo fatto curioso della giornata. In una nota il presidente della Rai, Paolo Garimberti, si è beato perché «grazie al servizio pubblico 150mila persone hanno potuto vedere nel mondo la
Carmen scaligera. E la miglior risposta a chi sostiene che la Rai fa poco per la musica colta». Fermo restando che, come ha raccontato
Avvenire, la musica colta in tv ha spazio solo per l’0,002% del tempo, se la Rai voleva davvero far qualcosa per la lirica perché non ha trasmesso la diretta di
Carmen? Portandola a qualche milione di persone avrebbe fatto un gesto significativo. Invece si è accontentata di 150mila. Davvero vale la pana di bearsene in pubblico?Andrea Alfieri