«Confermo che andrò a messa come ho promesso in diretta al Festival. Non domani mattina, ma appena rientro a casa, certo». E’ un Claudio Bisio serio quello che apre la conferenza stampa della Finalissima del 69° Festival di Sanremo, che staserà vedrà proclamato il vincitore.
Intanto gli ascolti della quarta serata soddisfano la direttrice di Rai 1 Teresa De Santis: «Abbiamo portato avanti un processo di ringiovanimento progressivo del pubblico, correndo un rischio pazzesco per lo standard di Rai 1». L’ascolto medio è stato di 9 milioni 552mila spettatori, con uno share del 46,1 per cento. Il picco di ascolto è stato registrato alle 21.45 con 13 milioni 32 mila per la presentazione di Ligabue da parte di Claudio Bisio, quello di share alle 00.50 con il 51.3 per cento quando Claudio Baglioni ha premiato Motta e Nada per il miglior duetto. Risultato “straordinario” per RaiPlay: mezzo milione di media visualizzazioni per la diretta streaming del Festival.
Il rapporto padri e figli, invece, è al centro del festival. «E’ un festival di una grandissima politicità, che rappresenta una generazione, i nostri figli, raccontandone attraverso le canzoni ansie, sofferenze e desideri» commenta la De Santis, mentre Baglioni aggiunge: «Dare ascolto ai giovani è il motivo per cui ho voluto correre il rischio di questa seconda avventura». Una terza avventura? «Adesso non ho facoltà di rispondere, finiamo oggi, poi ci sarà da riflettere e da pensare» taglia corto il direttore artistico.
Il caso Achille Lauro e Guccini scartato
«Vorrei ringraziare Valerio Staffelli per il secondo tapiro, anche se non era diretto proprio a me. E vorrei rassicurarlo: abbiamo ordinato un’analisi chimica del testo della canzone incriminata, se ci sono sostanze non autorizzate lo informeremo». La direttrice di Rai1 Teresa de Santis ironizza su “Striscia la notizia” e sulle “accuse” del tg satirico al testo di Achille Lauro, Rolls Royce, che ha lanciato il sospetto che il testo sarebbe un incitamento all’uso di ecstasy, nonostante le smentite del cantante.
Invece c’è lo strano caso del cantautore Francesco Guccini, il cui brano sui migranti affidato a Enzo Iacchetti l’anno scorso fu bocciato al Festival. Come si sposa con l’omaggio reso da Baglioni e Ligabue al cantautore cantando insieme Dio è morto? “Non sapevo di Guccini volesse portare una canzone al festival, è la prima volta che lo sento – prova a difendersi Baglioni fingendo di cascare dalle nuvole, visto che lo stesso Guccini ha confermato la vicenda –. A Iachetti avevo detto che al Festival preferivo portare un interprete vero, non un “infiltrato” nel senso buono».
La finalissima: l’ordine di uscita dei cantanti
Ospiti della serata saranno Eros Ramazzotti ed Elisa.
Questo l’ordine di esibizione dei 24 artisti che stasera si giocheranno la vittoria. Daniele Silvestri, Anna Tatangelo, Ghemon, Negrita, Ultimo, Nek, Loredana Bertè, Francesco Renga, Mahmood, Ex-Otago, Il Volo, Paola Turci, The Zen Circus, Patty Pravo con Briga, Arisa, Irama, Achille Lauro, Nino D’Angelo e Livio Cori, Carta e Shade, Simone Cristicchi, Enrico Nigiotti, Boomdabash, Einar e Motta.
Verranno infine dati anche il Premio per miglior testo, Il premio Sergio Endrigo alla miglior interpretazione, il Premio per la miglior esecuzioni dato dall’Orchestra del Festival, il Premio della Critica Mia Martini, il Premio della Critica Sala Lucio Dalla.