Fabio Luisi, direttore del Maggio musicale fiorentino (foto Pietro Paolini-TerraProject-Contrasto)
La musica abbatte il campanilismo, tratto distintivo della Toscana. E unisce due città “rivali”: Firenze e Siena. Sulle note di Ciaikovskij e Beethoven torna il «patto» fra il Maggio musicale fiorentino e l’Accademia Chigiana di Siena. Sarà infatti l’orchestra del teatro lirico del capoluogo toscano, guidata dal suo direttore principale Fabio Luisi, a inaugurare il Chigiana International Festival & Summer Academy 2019, sabato 6 luglio al Teatro dei Rinnovati di Siena. In programma il Concerto per pianoforte e orchestra in Si bemolle minore, n.1 di Čajkovskij che vedrà al pianoforte la russa Lilya Zilberstein e la Sesta Sinfonia “Pastorale” di Beethoven. L’evento, che apre la quinta edizione del Festival estivo istituito dalla Chigiana nel 2015, segna un duplice debutto: quello di Fabio Luisi all’Accademia Chigiana e quello della pianista russa con l’orchestra del Maggio. È, al contempo, anche un ritorno della prestigiosa compagine sinfonica nell’estate Chigiana dopo sedici anni di assenza: la sua ultima apparizione risale al 2003, sotto la bacchetta di Zubin Mehta, allora direttore musicale del Maggio musicale fiorentino, fra i più celebri ex allievi dell’Accademia.
«Sono veramente soddisfatta – spiega la vicepresidente della Regione Toscana, Monica Barni – che le politiche regionali volte a promuovere il “Sistema musicale della Toscana” abbia favorito l’incontro tra l’Accademia Chigiana, eccellenza nel campo dell’alta formazione musicale, e il Maggio musicale. Un incontro che rappresenta il punto di partenza per una collaborazione organica e progettuale di lunga». «Il nuovo corso della Chigiana – afferma il presidente dell’Accademia, Carlo Rossi – è diventato oggi il motore di un sistema integrato, dove convergono le principali risorse del territorio, che contribuiscono a fare dell’Accademia un’istituzione unica al mondo, in cui la formazione espressa al più alto livello si trasforma in attività di grande spettacolo, nonché in opportunità di avvio alla carriera per i migliori giovani talenti provenienti da tutto il mondo. La Chigiana e il Maggio guardano entrambe al contesto giovanile, consapevoli che solo attraverso il coinvolgimento attivo delle nuove generazioni e la trasmissione a loro della nostra identità culturale sarà possibile garantire continuità di esistenza a un patrimonio di conoscenza e di cultura di inestimabile valore».
«Il ritorno del Maggio all’Accademia Chigiana – sottolinea Cristiano Chiarot, sovrintendente del Maggio musicale fiorentino – segna la ripresa di una collaborazione che ha prodotto in passato risultati di grande rilevanza artistica, quali ci si possono aspettare da realtà storicamente protagoniste della vita culturale e musicale toscana e italiana. Sempre più spesso il Maggio varca i confini fiorentini per raggiungere i cittadini della Toscana». Il direttore artistico dell’Accademia senese, Nicola Sani, si sofferma sul Festival estivo. Un’iniziativa che «continua a crescere nel segno della continuità con un passato memorabile». Nella manifestazione il mondo dell’alto perfezionamento musicale e della grande produzione performativa si incontrano in un’ampia programmazione concertistica lungo l’intero periodo estivo.