«Dario Fo ha detto “io sono ateo, ma spero sempre di essere sorpreso”. Credo che questa sorpresa adesso l’abbia incontrata» ha detto l’arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola, dopo aver appreso ieri della scomparsa dell’attore e Premio Nobel per la letteratura, avvenuta a Milano all’età di 90 anni. E sabato, in piazza Duomo, proprio di fronte alla Madonnina, l’attore milanese riceverà l’abbraccio della sua città con la cerimonia civile. Intanto, nonostante la pioggia battente, in tanti hanno visitato la camera ardente per Dario Fo allestita nel foyer del Piccolo Teatro Strehler, dalle 9.45 di venerdì mattina fino a mezzanotte. Sarà poi riaperta al pubblico sabato, giornata di lutto cittadino proclamata dal sindaco Beppe Sala, dalle 8.30 fino alle 11, quando il corteo partirà dal teatro per accompagnare l’artista in piazza Duomo, dove a mezzogiorno verrà celebrata la cerimonia con la prolusione del gastronomo e scrittore Carlo “Carlin” Petrini. Poi Dario Fo verrà inumato nel Famedio del Cimitero Monumentale di Milano, in mezzo agli altri milanesi illustri.
«Sì, adesso sono tutti a celebrare Dario. Dopo una vita che han fatto di tutto per censurarlo e colpirlo in tutti i modi. Onore a Brunetta che ha detto che mio padre non gli è mai piaciuto», ha scritto in un amaro sfogo su Facebook il figlio dell’artista, Jacopo Fo, presente nella camera ardente. In tanti del mondo della politica sono sfilati oggi davanti alla semplice bara chiara, accanto a cui cui svetta una foto dell’artista che sorride, adagiata su un cavalletto da pittore, con un pennello appoggiato sulla fronte. Accanto, uno sgabello con le tempere, i colori acrilici, i pennelli, gli stracci sporchi di colore. Niente fiori, tranne la corona di rose bianche e rosse inviata dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Alla camera ardente, oltre ai tanti milanesi, anche attori e politici. Tra questi ultimi da segnalare la presenza dello “stato maggiore” del M5s cui Dario Fo era molto vicino, Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista e Davide Casaleggio. Inoltre anche del Ministro dei beni Culturali Dario Franceschini.
«Penso che Dario Fo abbia dato più di quanto ha ricevuto da Milano - ha detto il sindaco Giuseppe Sala - Non ci sono stati grandi segni di omaggio» in passato, domani «cercheremo di rimediare". Fra le altre personalità che hanno reso omaggio al feretro di Dario Fo, Moni Ovadia e il direttore del Piccolo Sergio Escobar, Gad Lerner Alessandro Bergonzoni, Claudio Bisio, Paolo Iannacci... Addio a Fo, il primo Nobel anomaloDario Fo, un «giullare» in cerca del sacro