Fumetti, fantascienza e commedia all’italiana. Ecco cosa possiamo vedere al cinema, da settembre, se ci vogliamo divertire con tutta la famiglia. Ricca e succulenta, la stagione. Ma bisogna fare attenzione perché l’America, come sempre, invade il mercato con oro e sassi. Steven Spielberg nelle vesti di regista e pro- duttore torna alla grande: c’è attesa per il suo Le avventure di Tintin. Il segreto dell’unicorno, primo di una trilogia concepita con Peter Jackson (padre del Signore degli anelli): è la versione cinematografica del “comic” inventato negli anni ’30 dal fumettista belga Hergé, dove un giovane reporter dalla chioma rossa, Tintin, accompagnato dal cagnolino Milù e da quattro strampalati amici va alla ricerca di un tesoro sepolto in una nave sommersa. Il film è girato in 3D con la tecnica del motion capture, la stessa di Avatar. Anteprima mondiale, in Italia, il 28 ottobre. L’altra pellicola firmata dall’autore di E.T. che vedremo a Natale è l’epico War horse , storia di un cavallo che attraversa le trincee di tutta Europa, durante la Prima Guerra Mondiale, per ricongiungersi al suo padroncino. Spielberg lo ritroviamo come produttore (con Ron Howard) di Cowboys & Aliens , di Jon Favreau, un mix ben shakerato di western e fantascienza (il 14 ottobre): gli alieni atterrano in un villaggio dell’Arizona fine ’800 e rischiano di fare una carneficina se non ci fossero Daniel Craig, Harrison Ford, le loro pistole e un braccialetto prodigioso. Di un anello spaziale si parla invece in Lanterna verde di Martin Campbell, un oggetto (si ricarica con una lanterna) che concede speciali poteri a chi lo indossa e consente ai guerrieri galattici di garantire la pace tra i pianeti. Protagonista, Ryan Reynolds. La pellicola, che ricorda i vecchi kolossal sugli alieni, è costata 200 milioni di dollari. Reynolds interpreta alla grande, con Jason Bateman, anche la commedia Cambio vita di David Dobkin: due amici si ritrovano per magia a vivere ognuno la vita dell’altro generando situazioni disastrose e divertenti. Rimanendo al cinema “stelle e strisce”, non va dimenticato La straordinaria invenzione di Hugo Cabret, di Martin Scorsese, con le scenografie del nostro Dante Ferretti che si è cimentato con il tridimensionale. Il film (dal 16 dicembre nelle sale), interpretato da Ben Kingsley, racconta le vicende di un orologiaio che vive nascosto nella stazione ferroviaria di Parigi dove custodisce un misterioso congegno: il plot è tratto da un libro illustrato per bambini di Barry Selznick. Ritorna sul grande schermo il celeberrimo detective creato dalla penna di Conan Doyle: Sherlock Holmes: gioco di ombre è il titolo del film per la regia di Guy Ritchies in cui l’acuto investigatore (Robert Downey jr) e il suo fido dottor Watson ( Jude Law) cercano di incastrare, con l’aiuto di una zingara, il genio del male professor Moriarty. Dalla patria dei fratelli Lumiére arriva invece L’artista di Michel Hazanavicius, che ha ammaliato critica e spettatori a Cannes per l’uso sapiente del muto e del bianco e nero in una storia robusta e affascinante: grande Jean Dujardin nel ruolo di un attore impomatato in crisi per l’avvento del cinema sonoro. Da segnalare, infine, il film di David Cronenberg A dangerous method , una coproduzione internazionale, che tratta dei tumultuosi rapporti tra Gustav Jung e Sigmund Freud e la giovane russa che provocherà la rottura insanabile tra i due padri della psicanalisi (la stessa vicenda raccontata nel 2002 in Prendimi l’anima del nostro Roberto Faenza). Nel cast Michael Fassbender, Keira Knightley, Viggo Mortensen, Vincent Cassel.