giovedì 25 agosto 2011
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Fumetti, fantascienza e commedia all’italiana. Ec­co cosa possiamo vedere al cinema, da settembre, se ci vogliamo divertire con tutta la famiglia. Ricca e succulenta, la stagione. Ma bisogna fare at­tenzione perché l’America, co­me sempre, invade il mercato con oro e sassi. Steven Spiel­berg nelle vesti di regista e pro- duttore torna alla grande: c’è attesa per il suo Le avventure di Tintin. Il segreto dell’unicorno, primo di una trilogia concepita con Peter Jackson (padre del Si­gnore degli anelli): è la versione cinematografica del “comic” in­ventato negli anni ’30 dal fu­mettista belga Hergé, dove un giovane reporter dalla chioma rossa, Tintin, accompagnato dal cagnolino Milù e da quattro strampalati amici va alla ricer­ca di un tesoro sepolto in una nave sommersa. Il film è girato in 3D con la tecnica del motion capture, la stessa di Avatar. An­teprima mondiale, in Italia, il 28 ottobre. L’altra pellicola fir­mata dall’autore di E.T. che ve­dremo a Natale è l’epico War horse , storia di un cavallo che attraversa le trincee di tutta Eu­ropa, durante la Prima Guerra Mondiale, per ricongiungersi al suo padroncino. Spielberg lo ri­troviamo come produttore (con Ron Howard) di Cowboys & A­liens , di Jon Favreau, un mix ben shakerato di western e fan­tascienza (il 14 ottobre): gli a­lieni atterrano in un villaggio dell’Arizona fine ’800 e rischia­no di fare una carneficina se non ci fossero Daniel Craig, Harrison Ford, le loro pistole e un braccialetto prodigioso. Di un anello spaziale si parla inve­ce in Lanterna verde di Martin Campbell, un oggetto (si ricari­ca con una lanterna) che con­cede speciali poteri a chi lo in­dossa e consente ai guerrieri galattici di garantire la pace tra i pianeti. Protagonista, Ryan Reynolds. La pellicola, che ri­corda i vecchi kolossal sugli a­lieni, è costata 200 milioni di dollari. Reynolds interpreta alla grande, con Jason Bateman, anche la commedia Cambio vi­ta di David Dobkin: due amici si ritrovano per magia a vivere ognuno la vita dell’altro gene­rando situazioni disastrose e divertenti. Rimanendo al cine­ma “stelle e strisce”, non va di­menticato La straordinaria in­venzione di Hugo Cabret, di Martin Scorsese, con le sceno­grafie del nostro Dante Ferretti che si è cimentato con il tridi­mensionale. Il film (dal 16 di­cembre nelle sale), interpretato da Ben Kingsley, racconta le vi­cende di un orologiaio che vive nascosto nella stazione ferro­viaria di Parigi dove custodisce un misterioso congegno: il plot è tratto da un libro illustrato per bambini di Barry Selznick. Ritorna sul grande schermo il celeberrimo detective creato dalla penna di Conan Doyle: Sherlock Holmes: gioco di om­bre è il titolo del film per la re­gia di Guy Ritchies in cui l’acu­to investigatore (Robert Dow­ney jr) e il suo fido dottor Wat­son ( Jude Law) cercano di inca­strare, con l’aiuto di una zinga­ra, il genio del male professor Moriarty. Dalla patria dei fratel­li Lumiére arriva invece L’arti­sta di Michel Hazanavicius, che ha ammaliato critica e spetta­tori a Cannes per l’uso sapiente del muto e del bianco e nero in una storia robusta e affasci­nante: grande Jean Dujardin nel ruolo di un attore impoma­tato in crisi per l’avvento del ci­nema sonoro. Da segnalare, in­fine, il film di David Cronen­berg A dangerous method , una coproduzione internazionale, che tratta dei tumultuosi rap­porti tra Gustav Jung e Sig­mund Freud e la giovane russa che provocherà la rottura insa­nabile tra i due padri della psi­canalisi (la stessa vicenda rac­contata nel 2002 in Prendimi l’anima del nostro Roberto Faenza). Nel cast Michael Fas­sbender, Keira Knightley, Viggo Mortensen, Vincent Cassel.
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