Nella selleria, in una parte di quello che una volta era il chiostro del Convento della Chiesa di Santa Susanna, sono custoditi i finimenti che compongono le bardature per i cavalli: selle di varie fogge e quelle bardate per la Tenuta di Gran Gala, con la gualdrappa rossa. Nelle vetrine sono custoditi testiere e pettorali sia per la bardatura di Gran Gala, sia per la Tenuta da cavallo. Nelle ultime in fondo, invece, si trovano i finimenti per il lavoro di tutti i giorni.
Nel salone delle moto storiche vengono custodite 8 Moto Guzzi che vengono utilizzare solo nei raduni dei Carabinieri in congedo per le rievocazioni storiche.
Nel Cortile interno della Caserma avviene la ferratura dei cavalli (ogni 40 giorni), il lavaggio e la manutenzione delle selle, la pulizia dei cavalli e varie cerimonie.Nella Cappella intitolata a San Giorgio, patrono di tutti i cavalieri, sono ospitati sei affreschi, opera del Brigadiere dei Corazzieri Michelangelo Ravera, in servizio al Reparto dal 1947 al 1969.
Il maneggio, con il fondo realizzato in sabbia di fiume. Le due scuderie possono ospitare complessivamente 43 cavalli e furono realizzate a partire dal 1925. La curiosità: i cavalli sono quasi tutti di razza irlandese per le sue caratteristiche di prestanza fisica, eleganza delle forme e temperamento idoneo all'impiego nei servizi istituzionali. I cavalli devono possedere come requisito essenziale un’altezza minima di almeno 170 cm al garrese, ed il colore del loro mantello può variare tra il baio chiaro ed il baio oscuro.
Nel corridoio delle Corazze sono conservati gli elmi e le corazze storiche e gli stendardi e i simboli più significativi della storia dei Corazzieri. L’area è conservata così come le monache cistercensi la utilizzavano al momento dell’esproprio di parte del convento per la destinazione a Caserma dei Corazzieri nel gennaio del 1871. Sul lato destro sono visibili le celle, con le caratteristiche porte, oggi adibite ad uffici. All’inizio del corridoio è esposta la statua del primo Presidente della Repubblica, Luigi Einaudi (1948-1955), che restituì ai Corazzieri i compiti di guardia e scorta d’onore alla più alta carica dello Stato. Nell’ultima parte del corridoio c’è l’area dedicata ai trofei vinti dai Corazzieri nelle discipline sportive a partire dal secondo dopoguerra.