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Tornano gli appuntamenti online di BookCity Milano Papers, il progetto realizzato per la prima volta in occasione dell’edizione 2020, nato per coinvolgere, anche durante la pandemia, quegli autori stranieri che, a causa delle restrizioni, non potevano raggiungere Milano e partecipare alla manifestazione. Il format, sviluppato in una modalità a distanza ormai familiare a tutti, è costituito da un ciclo di dialoghi con autrici e autori stranieri, intervistati da personalità della scrittura, dell’editoria e della cultura italiane: un programma digitale e internazionale che, nei giorni precedenti alla manifestazione, esplora il tema dell’anno, La vita ibrida, come chiave di lettura per osservare la complessità e l’ambiguità del tempo presente, attraverso voci incisive e coraggiose, capaci di offrire diverse prospettive sull’argomento.
Quest’anno, BookCity Milano Papers andrà ad indagare il mondo delle relazioni, dell’identità, degli stili narrativi, delle discriminazioni, del linguaggio, della distopia e di molto altro ancora: le voci chiamate a riflettere su La vita ibrida sono lucide e puntuali, appartenenti a personaggi di spicco del panorama internazionale.
Le videointerviste saranno disponibili online a partire da mercoledì 9 novembre sul canale YouTube e sul profilo Facebook di BookCity Milano e alcune di esse verranno via via proposte anche ai lettori di Avvenire (QUI LA RACCOLTA): ecco le date e gli interlocutori.
Mercoledì 9 novembre alle 18.30
"Vedere l’invisibile": dialogo il cui protagonista sarà lo scrittore americano Jason Mott, vincitore del National Book Award 2021 grazie al romanzo Che razza di libro! (NN Editore), in dialogo con il giornalista Marco Bruna.
Giovedì 10 novembre alle 18.30
"Dopo l’internet": dialogo tra Pamela Paul, giornalista e scrittrice, editorialista del "New York Times" e autrice di 100 cose che abbiamo perso per colpa di internet (Il Saggiatore), e la scrittrice e giornalista Stefania Garassini, protagoniste di una riflessione sull’impatto di Internet nelle nostre vite.
Venerdì 11 novembre alle 18.30
"Tutto scorre": incontro con lo scrittore e autore televisivo Matteo B. Bianchi e la scrittrice americana Lidia Yuknavitch, autrice del romanzo La cronologia dell’acqua (Nottetempo), una storia destrutturata in cui gli avvenimenti non rispondono al classico rapporto di causa ed effetto, ma vivono di una serie di frammenti, ripetizioni e trame, lasciando che il linguaggio fluisca come l’acqua sul greto di un fiume.
Lunedì 14 novembre alle 19.15
"La vulnerabilità delle identità": una conversazione tra la giornalista Sofia Mattioli e lo scrittore americano Joshua Cohen, Premio Pulitzer 2022 grazie al romanzo I Netanyahu (Codice edizioni), basato su una storia vera, raccontata all’autore dal critico letterario Harold Bloom: un volume dissacrante, una polemica sul sionismo, una riflessione sui conflitti culturali e religiosi degli ebrei americani e sulle vulnerabilità dei discorsi identitari.
Martedì 15 novembre alle 18.30
"Ricordare e dimenticare": il Premio Strega europeo 2021 Georgi Gospodinov sarà protagonista di un dialogo insieme allo scrittore Andrea Bajani, per riflettere su tempo e vita, passato, presente e futuro, categorie ibride per definizione e centrali nel romanzo Cronorifugio (Voland), in cui lo scrittore bulgaro mette in luce tutta l’incertezza del futuro, mescolando satira e nostalgia, storia e ironia, in un irresistibile viaggio nello sconfinato continente di ieri.