Con un Gran Gala organizzato dal Cremlino per quasi 2000 invitati ancora 'top secret' - probabile la Merkel - il leggendario teatro Bolshoi di Mosca riapre i battenti stasera dopo un imponente restauro durato sei anni e costato circa 500 milioni di euro. A fare gli onori di casa sarà il presidente Dmitri Medvedev con la moglie Svetlana. Annunciata anche la presenza del premier Vladimir Putin. Tra gli ospiti italiani Carla Fracci e Stephane Lissner, il sovrintendente della Scala, che il 12 novembre sarà il primo teatro straniero ad esibirsi nel restaurato Bolshoi, con il Requiem di Verdi diretto da Daniel Baremboim. A dicembre la Scala proporrà pure due balletti (Excelsior e Sogno di una notte di mezza estate) nell'ambito di un accordo di collaborazione. Quello di stasera si annuncia come l'evento culturale dell'anno nel Paese. Il Gran Gala, che durerà due ore, vedrà protagonisti sul palco alcuni dei più grandi cantanti lirici del mondo (Placido Domingo, Nathalie Dessay, Dmitri Khvorostovski, Angela Gheorghiu e Violeta Urmana) e stelle della danza russa come Svetlana Zakharova, Maria Alesandrova, Natalia Ossipova e Ivan Vassiliev. La serata sarà una passerella delle principali opere russe - tra cui "La Dama di picche" (Ciakovski), 'Una vita per lo Zar' ('Ivan Susanin') di Glinka, il 'Principe Igor' di Borodin - e dei più famosi balletti del Paese - 'Matrimonio al Conventò di Prokofiev, 'Spartacus' (Khaciaturian), 'Don Chisciottè (Minkus), 'L'età dell'Orò (Shostakovich), 'Le Fiamme di Parigì (Asafiev), il 'Il lago dei Cignì e "la Dama di Picche" (Caikovski). All'opera e al balletto si alterneranno inoltre proiezioni e video-istallazioni.Lo spettacolo sarà trasmesso in diretta dalla tv russa, da quella franco-tedesca Arte e in 600 cinema di tutto il mondo, di cui 40 in Italia, nonchè su Youtube in 36 Paesi. Un maxischermo è stato allestito anche davanti al teatro.Sopravvissuto a tre incendi, ai bombardamenti della seconda guerra mondiale e all'incuria sovietica, il Bolshoi, fondato nel 1776, fa parte della storia del paese, e non solo di quella teatrale. Qui furono incoronati alcuni zar, fu annunciata la morte di Lenin, fu adottata la prima costituzione sovietica, mentre Stalin (che aveva il suo palco fisso a sinistra della scena) tenne diversi discorsi e il Pcus riunioni di partito. Ora il Bolshoi ha cancellato tutti i retaggi comunisti (a partire dalla falce e martello) tornando ai fasti imperiali grazie a un restauro tutto 'made in Russià, ma con un tocco italiano: la veneziana Rubelli ha rifatto tutti gli eleganti rivestimenti in tessuto destinati a palchi, gallerie e platea, nonché il grande sipario.