Nel meeting intitolato all'eterno Pietro Mennea, la velocità azzurra scopre finalmente di avere un giovane con cui poter tornare a sognare. Filippo Tortu stacca il passo per il Mondiale a Londra, grazie al tempo registrato al Golden Gala di Roma sui 200 metri.
Il giovane milanese ha entusiasmato il pubblico dello stadio Olimpico, fermando il cronometro sul 20"34, quarto italiano di sempre, e oggi finito alle spalle di specialisti come De Grasse (20"01), Lemaitre (20"29) e Webb (20"33), i primi due rispettivamente medaglie d'argento e di bronzo a Rio 2016. "Sono molto molto contento - le sue parole, al termine della gara - sono partito benissimo a differenza di come faccio solitamente, l'ho pagata un po' nel finale ma, farsi sorpassare da Lemaitre negli ultimi metri, è facilmente accettabile". Il 18enne azzurro ha dato tutto tanto che a fine gara scherzando, ma nemmeno tanto, ha chiesto di potersi sedere per le interviste. "Un pò sono tra le nuvole - ha spiegato - tengo la testa sgombera grazie alla mia famiglia: mia madre lavora e tiene l'ambiente familiare in ordine, mio padre invece mi
permette di pensare solo a correre e vivere l'atletica nel modo più sereno possibile".
Prima gli esami di maturità, poi il volo prenotato per il mondiale: "Ora chiudo le valige, Londra è la certezza che speravo di centrare quest'anno e ottenerla in questo momento mi rende fiducioso per il resto della stagione".
Per lui già paragoni importanti: "Essere associati ad atleti come Mennea e Berruti fa molto piacere. Penso anno per anno, spero non tanto di raggiungerli ma almeno avvicinarmi il più possibile".
Sui 100 metri maschili, privi di big della distanza, prevale il britannico Chijindu Ujah, con il tempo di 10'02 per un soffio sul francese Vicaut e lo statunitense Baker. Ma è un altro lo statunitense che desta scalpore direttamente dagli Usa dove, nelle semifinali Ncaa, il 21 Christian Coleman timbra la miglior prestazione del 2017, volando in 9"82. Non va oltre il 10"99 l'olandese Dafne Schippers nei 100 metri femminili, tempo non eccezionale in quella che era tra le gare più attese della serata.
Strappa applausi Alessia Trost, che nel salto in alto al terzo tentativo riesce a a superare l'asticella a 1,91 metri, scaldando il pubblico dell'Olimpico, prima di arrendersi sul 1,94 metri. Una prestazione comunque
incoraggiante visto l'ultima gara dell'atleta delle Fiamme Gialle risale all'agosto 2016 con un terzo posto a 1,93. Alla fine, reginetta di Roma nell'alto è la russa Kuchina fermandosi alla misura di 2 metri.
Non passa inosservato, poi, il 3000 siepi del keniano Kipruto, che stampa la miglior prestazione stagionale, fermando il tempo a 8'04"63. Così come nei 1500 femminili l'olandese Hassan stabilisce la miglior prestazione stagionale in 3'56"22. Nel paralimpico, sui 100 metri femminili non delude la campionessa a Rio 2016, Martina Caironi. L'atleta di Alzano Lombardo ha vinto con facilità la gara di specialità con il tempo di 14"72, precedendo la connazionale Monica Contrafatto.