A 35 anni, Fabrizio Donato fa fare un triplo salto all’atletica italiana riscattando, in parte, il naufragio di questa Olimpiade. Donato conquista il bronzo con un balzo di 17,48 ottenuto al quarto tentativo. L’azzurro mantiene le promesse di Helsinki dove, un mese fa, si era laureato campione europeo. L’altro italiano, Daniele Greco, conclude al quarto posto con un 17,34 ottenuto al secondo tentativo. Donato si è presentato in pedana con la terza misura dell’anno (17,53), Greco con la quinta (17,43): i due non hanno sbagliato nulla. Sin dal primo salto Donato ha inanellato una serie di risultati che, alla fine, gli hanno regalato quella medaglia sognata a lungo. Particolarmente soddisfatto il saltatore di Latina che, con questa prova, conquista una medaglia che lo premia per tutta una stagione vissuta e preparata per questa Olimpiade. Felice il presidente della Fidal, Arese, che con questo podio salva il bilancio della spedizione dell’atletica azzurra. Prima di oggi l’Italia aveva vinto una sola medaglia olimpica nella storia del salto triplo, con Giuseppe Gentile - poi attore nel film “Medea” di Pasolini, con la Callas - che a Città del Messico fu medaglia di bronzo con 17,22. L’oro è andato all’americano Taylor con un 17,81 ottenuto al terzo salto. Argento all’altro statunitense Claye, con un 17,54 trovato al secondo salto. Da segnalare che nel finale la pista ha tradito diversi atleti, fra questi il nostro Greco che dopo aver segnato la quarta misura nulla ha potuto nei restanti due salti.