Per i rimpatri dalla Grecia
verso la Turchia, la Commissione Ue stima la necessità di
otto
navi Frontex con capacità per 300-400 passeggeri e 28 autobus.
Si legge in un documento pubblicato dall'esecutivo Ue, in cui si
dettagliano gli elementi logistici e operativi necessari per
attuare
l'accordo Ue-Turchia, in vigore da domenica 20 marzo.D'ora in poi i
migranti che non hanno diritto alla protezione internazionale o
non richiedono asilo saranno rinviati in Turchia. In
attesa
della partenza, saranno tenuti in centri chiusi.
Secondo la Commissione Ue,
l'attuazione dell'accordo Ue-Turchia richiederà enormi sforzi
logistici e operativi, soprattutto della Grecia.
Gli Stati membri hanno concordato di fornire le risorse
necessarie ad Atene in tempi brevi, incluse guardie di
frontiera, esperti dell'asilo ed interpreti. In termini concreti Bruxelles stima che la
Grecia avrà bisogno
di circa 4000 persone, che dovranno essere messe a disposizione
da Atene, dai Paesi Ue, dall'Ufficio europeo di supporto
all'asilo (Easo) e da Frontex. In particolare,
per il
trattamento delle richieste di asilo serviranno 200 impiegati
dell'asilo greci, 400 dagli Stati membri e 400 interpreti.
Per i processi di appello: dieci Comitati di appello composti
da 30 membri greci, così come 30 giudici esperti della legge
sull'asilo dagli Stati membri, e 30 interpreti.
Per i processi di rimpatrio: 25 ufficiali per la riammissione,
250 ufficiali di polizia greci, e 50 esperti di rimpatri da
Frontex. Mille e 500 agenti saranno disponibili sulla base della
cooperazione bilaterale di polizia (costi coperti da Frontex).
Per l'aspetto sicurezza: mille esperti di sicurezza/esercito.
Per i rimpatri dalle isole saranno necessari 8 navi di Frontex
con una capacità di 300-400 passeggeri e 28 autobus.
Per l'accoglienza: si prevedono ventimila posti per il breve
termine sulle isole greche (seimila di questi esistono già)
Amministrazione: 190 container, inclusi 130 per gli impiegati
dell'Easo.