lunedì 23 settembre 2013
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Le battaglie di chiacchiere politiche non ci interessano. Le guerre e guerricciole sui concreti provvedimenti di governo molto di più. E siamo annichiliti nel vedere che, finita la battaglia sull’«Imu prima casa», è subito cominciata quella sul «punto di Iva» in più che incombe, di rinvio in rinvio, da un paio d’anni. Anche qui tante parole e qualche calcolo (anche elettorale, non si sa mai…): c’è rischio per i redditi più deboli e per la qualità della ripresa che si annuncia e alla quale vorremmo credere, c’è timore per la tenuta dei conti e bisognerebbe pensare a un’altra sciabolata di tagli lineari… Tutto giusto, ma ci permettiamo di dire che nulla lo è e lo sarà davvero se non riusciamo a dire e a fare ciò che principalmente manca all’Italia per prendere la via della risalita. A questo Paese manca una politica forte per i suoi giovani. Vogliamo dire che nulla varrà davvero a ridarci fiato e duraturo slancio, se le risorse (ora scarse, vedremo quanto grandi nei mesi a venire) saranno ancora impegnate con lo sguardo inchiodato solo all’oggi e persino allo ieri e senza decidersi ad alzare gli occhi verso il futuro. Due ministri, Giovannini (Lavoro) e Delrio (Regioni), lo segnalano alla loro maniera, e anche con passione, sulle nostre pagine. Noi lo ripetiamo ancora una volta: senza scelte politiche che dimostrino ai giovani, ai nostri figli, che l’Italia è un posto dove per loro c’è spazio e casa e lavoro, cioè c’è domani, non se ne esce. Su questo e per questo vale la pena di investire ogni centesimo disponibile. Già adesso, con decisione.
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