Negli Stati Uniti le aziende private non saranno
obbligate a pagare ai propri dipendenti la copertura
assicurativa per la contraccezione, o meglio per la "pillola del giorno dopo".
Si tratta di una sconfitta per la Casa
Bianca. La Corte Suprema ha infatti dato ragione a
chi aveva chiesto di essere esentato per "motivi religiosi"
dall'obbligo di pagare la "pillola del giorno dopo", previsto
dall'Obamacare.
La Corte ha deciso cinque a quattro e con molti distinguo. Il verdetto si applica solo a datori di lavoro come Holly Lobby, una società non quotata in
borsa controllata da una sola famiglia le cui convinzioni
religiose sono profonde.
Il parere di maggioranza, scritto dal giudice conservatore
Sam Alito, non si applica però ad altre forme di assistenza sanitaria
come vaccinazioni, trasfusioni, marijuana a scopo medico,
potenzialmente in contrasto con le convinzioni religiose del
datore di lavoro.
La sentenza della Corte non mette in crisi ObamaCare nel suo
complesso ma provoca problemi politici per la Casa Bianca. Fuori
dalla Corte si erano radunati fin da stamattina militanti dei
due schieramenti. Applausi e danze sui gradini della Corte nello
schieramento anti-contraccezione, fischi da femministe e
difensori della riforma sanitaria.