lunedì 5 maggio 2014
A Genova migliaia di persone con l'arcivescovo per la Convocazione diocesana. «Urgente aiutare le famiglie».
L'omelia | Il messaggio delle famiglie alla società | Le testimonianze
COMMENTA E CONDIVIDI
«La famiglia è solo quella fondata da un uomo e una donna» ed è «urgente aiutare in modo consistente le famiglie» a partire da quelle «che hanno figli». Il cardinale Angelo Bagnasco ha incontrato domenica pomeriggio migliaia di persone riunite al Palasport per la 'Convocazione' organizzata nell'ambito delle iniziative diocesane in programma per il decennio della Chiesa italiana sull'educazione. Nell'omelia della Messa celebrata a conclusione dell'incontro, il cardinale ha ricordato allo Stato che «i patti vanno rispettati» ed agli sposi ha rivolto l'esortazione a «non avere timore a reclamare a voce alta e unita i vostri diritti» perché «con il matrimonio avete assunto dei doveri verso la società, ma avete anche acquisito dei diritti». Parlando con i giornalisti al suo arrivo al Palasport, il cardinale aveva ricordato che «la famiglia è solo quella fondata da un uomo e una donna, secondo il disegno naturale che scaturisce da Dio» e «questo - ha aggiunto - non è un discorso confessionale, è un discorso universale è l'esperienza universale». Infatti, «la società non può essere sicura del proprio futuro, della propria stabilità senza un padre e una madre che generano il grembo dell'amore le nuove generazioni e le educano nella complementarietà dei ruoli dei doni e dei talenti e delle sensibilità». Parlando del Messaggio delle famiglie della diocesi alla società, lo ha definito «un messaggio di gioia, di festa, alla città intera, un testo che ricorda che amarsi come coppia e generare come famiglia, non soltanto è bello e possibile, ma necessario se vogliamo una società più umana». Infatti, ha aggiunto, «credo che ci sia bisogno di questo richiamo perché credo che il cuore dell'uomo e di tutti si senta fatto per vivere nell'amore di coppia, nella famiglia e nella generazione di nuove vite in questa grande avventura che è la trasmissione delle cose più belle da una generazione all'altra». Ma cosa si può rispondere a chi è scoraggiato ed ha chi ha timore di formare una famiglia soprattutto in momenti di crisi come quelli che stiamo vivendo? L'educazione, ha detto, «è una cosa bellissima» e i genitori «non si devono spaventare». Certamente «le politiche familiari non aiutano a creare una famiglia, a generare figli, e ad affrontare questa splendida avventura con sufficiente serenità». Per questo, il documento delle famiglie «richiama i punti fondamentali della bellezza della famiglia» e contiene «una serie di richieste politiche molto concrete perché la famiglia venga aiutata e i giovani siano incoraggiati sia culturalmente sia a livello pratico». E tra i tanti problemi che assillano le famiglie, «la più urgente e' aiutare quelle che hanno figli ma in modo consistente, non solo a parole». Servono, ha detto ancora Bagnasco, «asili nido, scuole materne, detassazione e poi a livello lavorativo cercare di conciliare meglio soprattutto il lavoro della donna della mamma con la famiglia e premiare e incentivare le aziende che creano lavoro». Sicuramente una domenica pomeriggio diversa dal solito per tante famiglie genovesi. Novemila infatti i pass preparati e distribuiti dagli organizzatori. Un'occasione nella quale in tanti hanno deciso di fare sentire la propria voce, testimoniare la propria presenza e chiedere allo Stato ed alle istituzioni aiuto e sostegno. Il tutto in un ambiente laico tra musica, canti, racconti, testimonianze e proiezione di brevi filmati.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: