L'idea, da parte del governo, di introdurre il quoziente familiare nell’esercizio della delega fiscale, prende corpo. «La riforma fiscale, come ha annunciato il presidente del Consiglio, avverrà tra maggio e giugno e deve portare più semplificazione nelle case degli italiani, ma anche più giustizia», spiega il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio,
Graziano Delrio: «Non c’è nessuna intenzione di fare condoni fiscali - assicura -. Abbiamo intenzione di far rientrare capitali dall’estero, come sapete, con un’iniziativa di rientro dei capitali, ma niente a che fare con un condono». Quanto alle famiglie, «è giusto - spiega Delrio a
Radio Vaticana - che il carico che sopportano per i figli, sia in qualche modo tenuto presente in misura maggiore. Cerchiamo, dunque, di fare anche un fisco più giusto, specialmente per coloro che per il bene di tutta la comunità allevano la principale risorsa della comunità: i figli». In concreto, però, la formula non è stata ancora individuata: «Ancora non siamo nei dettagli, stiamo certamente definendo le linee guida, ma valuteremo certamente, partendo da coloro che più hanno bisogno». Anche se l’obiettivo sembra chiaro: «Pensiamo che la delega fiscale, che abbiamo ricevuto, possa contenere già in sé tutto il mandato, per fare già con la riforma fiscale, un fisco più giusto, più equo e più a misura di famiglia». Si procederà in due direzioni, annuncia Delrio, con «due iniziative molto forti: la riduzione del carico fiscale, ma soprattutto l’efficientamento della pubblica amministrazione», con l’obiettivo di «una riduzione progressiva e anche maggiore del carico fiscale sulle famiglie e le imprese».L’impegno preso del presidente del Consiglio intercetta la massima attenzione da parte dell’associazionismo familiare. «Un impegno importante, un investimento non assistenziale, ma strutturale, in direzione dello sviluppo e dell’equità», lo definisce
Francesco Belletti, presidente del Forum delle associazioni familiari. «Ora, naturalmente, arriva il difficile. Si tratterà di mettere mano a una formula compatibile che abbia un positivo impatto sui bisogni concreti delle famiglie e sui consumi stessi. Sotto questo profilo - fa sapere Belletti - l’associazionismo familiare è disponibile a un confronto serio e costruttivo per il bene del Paese».«Importate la presa di posizione di Renzi e Delrio sulle fisco a misura di famiglia. Lo chiediamo da anni e se nei prossimi mesi arriveranno novità sarà un’importante passo in avanti sul fronte dell’equità», concorda il deputato del Pd
Edoardo Patriarca, componente della Commissione Affari Sociali. «Chi ha famiglie con figli in questi anni hanno ha sentito di più il peso della crisi. È giusto, come d’altronde avviene in altri Paesi Ue, che il sistema tenga maggiormente in considerazione i carichi familiari. Ancor meglio - auspica - se tutto questo avverrà durante l’anno in corso».