Valeria (Michaela Ramazzotti, nella foto), giovane segretaria di un produttore cinematografico (Antonio Catania), scrive in incognito per uno sceneggiatore di successo, ma in crisi creativa (Alessandro Gassmann), e un giorno viene avvicinata da un poliziotto in pensione (Renato Carpentieri) che le consegna la trama di un possibile film. La storia ruota intorno al furto di un celebre quadro di Caravaggio, la “Natività”, rubato a Palermo nell'ottobre del 1969 e mai ritrovato. Secondo il pentito Francesco Marino Mannoia si trattò del primo furto su commissione eseguito dalla mafia, ma sulla sorte del dipinto si sono fatte tante ipotesi e il caso resta ancora aperto. Divenne lo scendiletto di Totò Riina? È stato divorato dai maiali? Fu usato come merce di scambio per ritoccare il 41 bis, ovvero il carcere duro? Fuori concorso al festival di Venezia, Una storia senza nome di Roberto Andò intreccia realtà e finzione, noir e commedia, e torna ad affrontare un tema caro al regista, quello dell'impostura e dell'inganno, come se, sulla scia di Pirandello, l'identità fosse qualcosa da costruire e proteggere. Perché, come spesso nella vita, nessuno è quello che dice di essere nel film, dove il cinema rivendica il ruolo di strumento investigativo per arrivare alla verità. Nel cast del film anche Emanuele Salce e Laura Morante.(A. De Lu.)
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