Un algoritmo per i ragazzi in difficoltà? Paolo benanti
giovedì 6 luglio 2023
Canadian Press ha annunciato una novità nella tutela dei minori introdotta da Kids Help Phone, organizzazione di beneficenza canadese che fornisce con volontari consulenza online e telefonica ai giovani di tutto il Canada, in inglese e francese. Kids Help Phone si rivolge all’intelligenza artificiale (AI) per rispondere all’«enorme bisogno» di aiuto e supporto per la salute mentale di sempre più ragazzi. «I giovani stanno cambiando velocemente, la tecnologia sta cambiando più velocemente», ha detto Michael Cole, vicepresidente senior di Kids Help Phone. La helpline collabora con il Vector Institute di Toronto, che si propone come consulente per organizzazioni, aziende e governi per sviluppare e adottare programmi di AI “responsabili”. Numerosi studi hanno mostrato che durante la pandemia si è registrata una maggiore influenza sulla salute mentale rispetto a quanto si pensava: in Canada le visite al pronto soccorso per tentativi di suicidio sono aumentate del 22% tra i giovani. Per seguire l’enorme numero di giovani bisognosi di aiuto si ricorrerà all’AI, che sarà in grado di riconoscere parole chiave e modelli di discorso dei giovani che si rivolgono a Kids Help Phone, per aiutare i consulenti impegnati a individuare ciò di cui hanno bisogno. Kids Help Phone afferma di essere consapevole che il termine “intelligenza artificiale” potrebbe allarmare in quanto evoca un computer o un chatbot piuttosto che un essere umano all’altro capo della linea. Non è così, spiega Katherine Hay, presidente e amministratore delegato: «È sempre un rapporto umano-umano e non sostituisce l’approccio da uomo a uomo». Le informazioni raccolte dall'AI saranno a disposizione dei consulenti umani che lavoreranno con il giovane in contatto con loro. La linea di assistenza nazionale 24 ore su 24 per bambini e adulti ha registrato un enorme aumento della richiesta di servizi da inizio pandemia. Dopo il milione e 900mila chiamate nel 2019, l'AI è balzata a oltre 15 milioni nel 2020, diventando in grado di rispondere a tutte le domande. Ad esempio, se qualcuno usa frasi come “mi sento senza speranza, penso di voler morire”, o simili, la conversazione verrà priorizzata per parlare con un consulente. Per Roxana Sultan, chief data officer e vicepresidente della divisione salute di Vector, trattare l'AI come strumento e non come sostituto degli esseri umani è una parte fondamentale dell'uso responsabile della tecnologia nell'assistenza sanitaria. «Siamo stati molto chiari con tutti i nostri partner sul fatto che gli strumenti che stiamo sviluppando sono sempre destinati a essere un supporto per i medici, non sono mai destinati a sostituirne il giudizio e l’impegno – ha detto –. Lo strumento AI del Kids Help Phone utilizzerà l'elaborazione del linguaggio naturale per identificare le parole chiave o le parole scatenanti correlate a specifici tipi di problemi». Un modo di utilizzare l’AI per aumentare la percezione degli operatori ci sembra un buon esempio di algoretica applicata alle intelligenze artificiali per la salute. © riproduzione riservata
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