Quando vince il Premio Nobel per la Letteratura nel 1969, un evento a suo parere “catastrofico”, l’irlandese Samuel Beckett,
gigante della drammaturgia teatrale del
Novecento, comincia a rievocare gli eventi salienti della sua vita in un dialogo immaginario con la propria coscienza, che assume le sue stesse sembianze, lasciando emergere i temi e le riflessioni che hanno reso grandi e immortali le sue opere. In Prima danza e poi pensa – Alla ricerca di Beckett interpretato da Gabriel Byrne e Sandrine Bonnaire, il regista James Marsh traccia un ritratto del celebre autore rivelando anche aspetti meno conosciuti della sua personalità: amava il cibo e la solitudine, era un marito infedele, un combattente della Resistenza francese e grande amico di James Joyce. Elegante, raffinato, il film è però piuttosto convenzionale, senza troppa poesia e immaginazione.
© riproduzione riservata
© Riproduzione riservata