Lunedì sera ho partecipato a una conferenza stampa in cui le religiose presenti al Sinodo hanno risposto alle domande dei giornalisti. È stato un vivace momento di dialogo e di confronto. Sono rimasta stupita dal fatto che la maggior parte delle domande fosse sul tema della presenza e del ruolo delle donne nella Chiesa e sul diritto di voto al Sinodo. Ho capito che sono temi caldi, e che su di noi sono riversate tante aspettative. Dal canto mio penso che sia in corso un processo di ascolto e di apertura nella Chiesa, che non si arresterà, sebbene sembri procedere lentamente. Tornando a casa, però, e ripensando a quell’incontro, mi sono resa conto che la maggior parte dei giornalisti presenti erano donne. E allora mi sono chiesta: «Non sarà che quando a parlare sono le donne, questo interessi solo ad altre donne?». Di qui la domanda, che ora sono io a rivolgere ai giornalisti: la Chiesa deve cambiare, e forse lo sta facendo, ma potrà cambiare anche lo sguardo della stampa sulla Chiesa? Come è letta e rappresentata la Chiesa? Come popolo di Dio o semplicemente come istituzione e gerarchia? Proviamo a cambiare insieme.
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