martedì 30 luglio 2024
Nathalie Moellhausen, la 38enne spadista milanese con cittadinanza brasiliana che alle Olimpiadi ha gareggiato per la Seleçao, scendendo in pedana pur avendo un tumore

Nathalie Moellhausen, la 38enne spadista milanese con cittadinanza brasiliana che alle Olimpiadi ha gareggiato per la Seleçao, scendendo in pedana pur avendo un tumore - Ansa

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Se chiodo schiaccia chiodo, così dev’esser pure dei colori. Allora, che i più pacchiani e divisivi visti alla cerimonia d’apertura sulla Senna facciano largo a quelli che incantano davvero il pubblico di quest’Olimpiade. Quali? Per cominciare romanticamente, l’ipnotico rosso fiamma con sfumature rosate della dalia "Parc floral di Parigi", ovvero il fiore ufficiale dei Giochi. Selezionandola, un umile orticoltore comunale ha vinto il suo oro, lanciando così la Parigi delle dalie pentacerchiate.

Un altro colore? Il verde negli occhi scavati di Nathalie Moellhausen, spadista italo-brasiliana che ispirerebbe l’immaginifico Barone di Münchhausen: milanese di nascita, parigina di casa da ex sorbonnarde, brasiliana di bandiera per amore della nonna.

L’ex campionessa mondiale ha strappato lacrime ai latinoamericani e pure ai ponti parigini, gareggiando sabato sotto morfina e stramazzando esausta sulla pedana, appena dimessa com’era da 5 giorni di ricovero d’urgenza per un tumore benigno al coccige. Guerreira, "Sei una guerriera", hanno postato le compagne a colei che ha reso la scherma popolare in Brasile. Come dire che a 38 anni, si può vincere sempre l’essenziale, anche accasciandosi ai piedi di un’avversaria 16enne canadese. Del cuore da vendere, senza svendite d’anime.

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