
Far ridere in tv sta diventando sempre più difficile, quasi impossibile. I tentativi non mancano, in tanti ci provano, ma gli esiti positivi scarseggiano. Persino l’ultima edizione di un campione della comicità come Zelig ha lasciato delusi. Mentre Renzo Arbore, per non saper né leggere e né scrivere, come recita la formula colloquiale (anche se lui sa benissimo sia leggere che scrivere), ci ha proposto un Come ridevamo per dimostrare che prima di fronte al teleschermo si rideva più e meglio di ora. Detto questo arriviamo a Lol, dove, come dice il sottotitolo, non bisogna ridere perché Chi ride è fuori. Questo, però, vale per i dieci comici partecipanti, non certo per il pubblico a casa, che anzi dovrebbe sbellicarsi di fronte ai sei episodi disponibili sulla piattaforma di Prime Video. Purtroppo non è così, anche se non si può negare che con Lol qualche risata ci scappa nel vedere i dieci in questione (Federico Basso, Enrico Brignano, Flora Canto, Tommaso Cassiss, Raul Cremona, Geppi Cucciari, Valeria Graci, Andrea Pisani, Marta Zoboli e Alessandro Ciacci aggregato come vincitore di Lol talent show) chiusi, come nelle precedenti quattro edizioni, in una sala teatrale per sei ore effettive interagendo tra di loro con battute e provocazioni nel tentativo di far ridere il collega-avversario e di conseguenza farlo eliminare dopo una prima ammonizione che si trasforma in espulsione al secondo richiamo corrispondente alla seconda risata. Un meccanismo che ha dimostrato anche di funzionare. Un reality della comicità che se non fosse per qualche momento poco raffinato sarebbe adatto anche per una seconda serata su qualsiasi rete e non solo on line. Ma ormai sono le piattaforme a dettare tempi e modi di vedere la tv. In ogni caso, rispetto alle prime edizioni, manca l’effetto novità, mentre si riduce il bacino da dove pescare i comici da ingaggiare. Qualcuno in questa edizione, a mo’ di battuta ma non più di tanto, quando ha visto i colleghi ha esclamato: «Quest’anno hanno raschiato il barile». Insomma, l’edizione numero cinque di questo cosiddetto comedy show della serie ride bene chi ride ultimo è apparsa sottotono, nonostante il duello finale tra due concorrenti (che non sveliamo per evitare spoiler) particolarmente restii a cedere al riso. In quanto ai nuovi arbitri e conduttori, ovvero Angelo Pintus (già concorrente nella prima edizione) e Alessandro Siani, sembra quasi impossibile, ma riescono a far rimpiangere Fedez, guida delle precedenti stagioni in coppia con altri, da Mara Maionchi a Frank Matano. Resta positivo almeno il fatto che il premio finale di 100 mila euro viene destinato dal vincitore a un ente benefico di sua scelta. Nell’ultima circostanza il vincitore (maschile esteso) l’ha condiviso con il secondo classificato (maschile altrettanto esteso) e ne hanno beneficiato quattro associazioni.
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