Forse pochi lo ricordano, ma la sera del 21 agosto 2015, poco prima della strage del Bataclan, ci fu un tentato attacco terroristico sul treno Thalys 9364 diretto da Amsterdam a Parigi, sventato da tre coraggiosi giovani americani, Anthony Sadler, Alek Skarlatos, Spencer Stone, che viaggiavano per l'Europa e che salvarono la vita di oltre 500 passeggeri. Il nuovo film dell'87enne Clint Eastwood ripercorre le vite dei tre amici, dalla problematica infanzia alla ricerca del loro posto nel mondo. Non solo il regista adatta il libro scritto dai protagonisti della vicenda, premiati con la Legion d'Onore dal presidente Hollande, ma li ha anche voluti per interpretare loro stessi nel film. Il risultato non è propaganda sull'eroismo degli americani, ma un film sulla “banalità del bene”, una riflessione, già presente nel precedente Sully, su quelle persone comuni che in situazioni eccezionali fanno tutto ciò che è in loro potere per salvare vite umane ed essere “strumento di pace e gioia” nelle mani di Dio, come chiede Spencer, sin da bambino, nelle sue preghiere.(A.DeLu.)
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