Nuovo capitolo e nuova protagonista per Skam Italia, la serie remake di un fortunato format norvegese per adolescenti, giunta da noi alla sesta stagione, in rete su Netflix, che racconta la vita quotidiana tra scuola, quartiere, amori, passioni e famiglia di alcuni ragazzi, maschi e femmine, di un liceo romano. Già altre volte abbiamo sottolineato come non siano poche le serie che affrontano con esiti alterni e contrastanti l’adolescenza, ovvero l’età più complicata e contraddittoria nella vita degli uomini e delle donne, il periodo di passaggio dallo stato infantile a quello adulto. Skam Italia è forse una di quelle che ci riesce meglio in quanto è scritta, girata e interpretata piuttosto bene, anche se non mancano delle riserve per come, con eccessiva disinvoltura, senza inibizioni, racconta il mondo dei giovani alle soglie della maturità. Ogni stagione punta l’obiettivo su uno dei ragazzi del gruppo. La quarta, una delle più interessanti e di maggior successo, era ad esempio incentrata sul personaggio di Sana, musulmana, impegnata a conciliare l’esuberanza giovanile con i precetti del Corano, a trovare un equilibrio tra la sua cultura d’origine e quella dei suoi compagni di scuola. Dopo la quinta stagione concentra su Elia, che fugge dalle ragazze per un problema fisico intimo di cui piano piano riesce a parlare agli altri e ad accettare grazie all’aiuto di uno psicologo, ma soprattutto degli amici e della ragazza di cui è innamorato, questa sesta stagione in dieci episodi diretti da Tiziano Russo punta tutto su Asia (Nicole Rossi), ragazza dal grande carisma, all’apparenza spigolosa, che nasconde una sostanziale insicurezza, ma soprattutto un’anoressia nervosa, che la rende fragile fino a che non decide di farsi aiutare. Tutti i ragazzi sono comunque estremamente problematici, anche se alla fine prevalgono l’amicizia e l’accettazione di se stessi.
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