Non si può rinunciare alla fonte della propria vita e a ciò che realizza la pienezza dell'esistenza: il messaggio dei santi Martiri di Abitina è chiaro e semplice. Essi, infatti, ancora oggi ricordano a tutta la Chiesa che senza l'Eucaristia non si può vivere. Anzi è proprio il pane spezzato, l'ostia consacrata, il corpo di Cristo a dare sostanza al cammino della comunità dei credenti nella storia. Oggi vengono ricordati 49 martiri, uomini e donne, di Abitina (o Abitene), città dell'Africa Proconsolare. In quegli anni - la vicenda si colloca tra la fine del III secolo e l'inizio del IV - l'imperatore Diocleziano aveva scatenato una dura repressione contro i cristiani obbligando il clero a consegnare i libri sacri e vietando le riunioni. Ma il gruppo di Abitina, guidato dal sacerdote Saturnino, aveva sfidato il divieto, riunendosi di nascosto per l'Eucaristia. Scoperti, furono arrestati e poi inviati a Cartagine dal proconsole Anulino, davanti al quale tutti dichiararono di non poter rinunciare alla celebrazione domenicale. Per questo essi vennero incarcerati e poi martirizzati.
Altri santi. San Damiano di Roma, martire; beato George Haydock, sacerdote e martire (1556-1584).
Letture. Romano. 1Re 12,26-32;13,33-34; Sal 105; Mc 8,1-10.
Ambrosiano. Es 25,1.10-22; Sal 97 (98); Eb 9,1-10; Mt 26,59-64.
Bizantino. 1Tm 6,11-16; Lc 20,46-21,4.
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