martedì 19 gennaio 2010
«Efemeridi»: così si dicevano i giornali, effimeri, che durano un giorno solo. Oggi anche meno: punturine di pulce, tante. Domenica su Raitre la Annunziata in dialogo improvvisato sul Papa al Tempio Maggiore di Roma: di suo lo centra sull'effetto dei toni di lingua tedesca in quel luogo. Ieri poi ("Stampa", p. 1: «L'imbarazzo celato per il pontefice tedesco») suona la stessa musica: «un accento in Sinagoga" una tonalità di voce" quel riflesso inconfondibilmente tedesco». Molto effimero! Va bene l'improvvisazione " puntata allestita sull'unghia, al posto di quella prevista con Emma Bonino, ndr " ma resti deluso, soprattutto constatando che in tv, ripresa più volte tra le mani di Gian Maria Vian, direttore de "L'Osservatore" e storico, compare la copertina di un libro da lui stesso curato, "Le ragioni della storia. In difesa di Pio XII" (ed. Marsilio). Lì il lettore dopo l'introduzione trova " "Grandezza di un Papa" " 16 pagine di denuncia totale della «leggenda nera» contro Pio XII, «invenzione» senza alcun fondamento storico e «radicale capovolgimento di giudizio» obiettivo delle voci pubbliche degli Ebrei di tutto il mondo per 18 anni, alla cui base c'è «niente, assolutamente niente» salvo la calunnia del teatrante tedesco Hochhuth pagato dal Kgb sovietico su «Pio XII addirittura complice del Fuehrer nazista. Una cosa pazzesca» (p. 23)! Tutto da leggere: anche dalla Annunziata. Firma quelle pagine un giornalista tra i più noti, storico, ebreo egli stesso, che ha diretto il "Corriere" e anche""La Stampa": Paolo Mieli! E già: non basta solo scrivere, come tante pulci effimere, ma leggere anche!
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