Immigrati in gabbia È la nuova America?
domenica 6 aprile 2025
Ci sono immagini sul web che guardi a lungo e chiudi, e cerchi di dimenticare. Invece tornano in mente, ostinate. Non puoi ignorarle. Come la foto, giorni fa, del Segretario alla Sicurezza Usa, Kristi Noem, orgogliosa davanti a una grande gabbia piena di venezuelani espulsi dagli Usa - peraltro contro il parere dei giudici, e senza prove della loro affermata appartenenza alla gang sudamericana Tren de Aragua. Il Segretario alla Sicurezza si è piazzata davanti alle celle gremite del carcere salvadoregno Cecot, “noleggiato” da Trump per smaltire clandestini. Erano lì tutti a torso nudo, il capo rasato, gli occhi spalancati dietro alle sbarre. La signora, cinquant’anni davvero ben portati, al polso un vistoso orologio d’oro, davanti alle telecamere ha annunciato: «Se venite nel nostro Paese illegalmente, questa è una delle conseguenze che potrebbe accadervi (...) Se non ve ne andrete - ha proseguito, fissando diritta nelle telecamere- vi daremo la caccia, vi arresteremo e vi metteremo in questo carcere ». Nelle gabbie, i prigionieri erano immobili. Tutti sul petto portavano quei vasti tatuaggi, considerati di per sé dal governo Trump la prova dell’adesione a una gang criminale. Tutti fissavano davanti a sé, muti. A destra del Segretario un prigioniero era molto giovane, forse vent’anni. Un ragazzo. Ma così mezzi nudi e ammassati in una gabbia, più che uomini sembravano bestiame nel recinto di un ranch. Forse per questo Kristi Noem si sentiva a suo agio, essendo la padrona di un ranch nel South Dakota.( La signora è diventata nota per avere ammazzato a freddo, con un colpo di pistola, un suo cane da caccia che non le aveva riportato abbastanza fagiani). Tosta, ricca, bella: la donna modello Trump. E quelli dietro le sbarre, annullati nella calca? Chissà cosa hanno fatto e cosa no, e quanti figli hanno a casa, e quanto disperati sono: sognavano forse di avercela fatta. Ridotti a una moltitudine, a una mandria. Chi cerca di convincersi che questa nuova America non sarà poi così male vada a guardare quella foto. E i ponderosi trattati sui diritti dell’uomo condivisi negli ultimi 80 anni in Occidente? Carta straccia. “Vi daremo la caccia”. È il Nuovo Ordine Mondiale. Ma viene in mente il titolo di quel libro di Primo Levi, “Se questo è un uomo”, anno 1945. © riproduzione riservata
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