Il «cavaliere buono», amico di Francesco
martedì 13 febbraio 2018
Nessun titolo onorifico e nessuna corte reale valgono quanto la possibilità di stare accanto ai testimoni di Dio e condividere la loro vocazione alla santità. Per questo il beato Angelo Tancredi da Rieti non esitò ad abbandonare la sua posizione di cavaliere e unirsi al piccolo "esercito" di san Francesco. Verso il 1223, quando Angelo era al servizio del cardinale di "Santa Croce in Gerusalemme" Leone Brancaleone, conobbe il Poverello di Assisi e decise di unirsi ai suoi frati minori. Un paio di anni dopo assieme ai compagni Leone e Rufino si trovò a cantare il Cantico delle Creatore a Francesco sul letto di morte dopo averlo assistito durante la malattia e con gli stessi due compagni, inoltre, scrisse la "Leggenda dei tre compagni". Di Angelo Tancredi, che morì nel 1258, san Francesco lodò la bontà e la gentilezza.
Altri santi. San Benigno di Todi, martire (IV sec.); san Martiniano, eremita (IV-V sec.).
Letture. Gc 1,12-18; Sal 93; Mc 8,14-21.
Ambrosiano. Qo 3,10-17; Sal 5; Mc 12,18-27.
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