Che "lingua" c'è, in pagina? Non penso all'italiano… Ieri un esempio da collezione. Papa Francesco nel Messaggio per la Giornata delle comunicazioni scrive che «se promuove la solidarietà Internet è un dono di Dio» (cfr. qui tutta p. 4). In altri giornali però fin dai titoli trovi solo la seconda parte… E per esempio ecco il titolone su "Libero" a tutta p. 16: «Il Papa santifica Internet e manda all'inferno Hollande». Miscela velenosetta, con quel "santifica" che è tutto ironico e l'invio all'Inferno, vero? Infatti oggi Internet è tante cose insieme, non tutte proprio attribuibili a Dio. In pagina dunque il pressappochismo con cui spesso ci si muove in materia di Chiesa. E allora? Poi apri "Il Foglio" e capisci di colpo. Infatti a p. I dell'inserto, titolo – "Dono di Dio" – e citazione esatti: «Internet può offrire maggiori possibilità di incontro e solidarietà tra tutti, e questa è una cosa buona, è un dono di Dio». Benissimo? Sì, ma poi a p. 3 trovi la vignetta di Vincino col Papa che davanti al computer esclama: «Internet è un dono di Dio… Santo Google ora pro nobis… San WiFi levaci dai guai!» Trovato e provato: "la lingua" dei giornali spesso è anche "biforcuta", ma non si tratta dei romanzi di Salgari…
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