Il Giubileo della misericordia potrebbe trasformarli in giardinieri. Quanto meno potrebbe insegnargli un lavoro da "spendere" poi, una volta riacquistata la libertà, come chance concreta per rifarsi una vita. I protagonisti sono venti detenuti del carcere romano di Rebibbia, selezionati per un progetto di impiego in lavori di pubblica utilità, proprio durante l'Anno Santo. Il progetto partirà a breve, come annunciato dal Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (Dap), che in una nota ne precisa anche i tempi. Da ieri i prescelti parteciperanno a tre giorni di formazione per quattro ore giornaliere presso la Casa del Giardinaggio della capitale. Quindi saranno inseriti nel progetto dei lavori di pubblica utilità in aree e percorsi cittadini interessati dallo svolgimento del Giubileo. I venti detenuti si occuperanno in particolare della pulizia e del decoro del verde presso il Colle del Gianicolo, i giardini di via Garibaldi e a Villa Sciarra. Nel programma però rientrano anche i giardini di Piazza Vittorio e quelli di via Carlo Felice, San Giovanni in Laterano e Santa Croce in Gerusalemme. Tutte zone molto frequentate da turisti e pellegrini, nonché dagli stessi romani, che anche grazie all'opera dei carcerati selezionati saranno costantemente liberate da cartacce e rifiuti, non di rado presenti anche nei quartieri più centrali della capitale. Il progetto è stato attivato sulla base di una Convenzione quadro stipulata dal ministro della Giustizia, Andrea Orlando, e dal commissario straordinario di Roma, Francesco Tronca. Burocrazia? Sì, ma finalmente a favore sia dei cittadini, sia di chi vuole seriamente rimettersi in gioco.
© Riproduzione riservata
ARGOMENTI: