Un italiano, Edoardo Amaldi, tra gli scienziati promotori, che accompagnarono un'idea di Europa come collaborazione per la pace (escludendo la ricerca bellica), scoperte fondamentali per la fisica e tanti premi Nobel. Il Cern – oggi il più grande laboratorio del mondo – ha festeggiato 60 anni di attività. Il 29 settembre del 1954, dodici Paesi, tra cui il nostro, fondarono ufficialmente a Ginevra l'Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare. Da allora il Cern ha prodotto risultati fondamentali per il progredire della nostra conoscenza. Ma non è una storia solo di conquiste scientifiche: lo sforzo che è stato compiuto per realizzare acceleratori di particelle sempre più potenti e rivelatori sempre più precisi ha prodotto ricadute tecnologiche e applicazioni dal forte impatto sulla società, compresa la nascita World Wide Web grazie a Tim Berners-Lee nel 1989.Il Cern – che oggi conta 21 Stati membri, migliaia di scienziati di oltre 100 nazionalità diverse e dispone del più potente acceleratore di particelle al mondo, il LHC (Large Hadron Collider) – vanta la scoperta delle particelle mediatrici della forza debole, i bosoni W e Z, premiata con il Nobel a Carlo Rubbia e Simon van der Meer nel 1984; lo sviluppo di un rivoluzionario rivelatore di particelle, opera di Georges Charpak che per questo vinse il Nobel nel 1992; e la più recente scoperta del bosone di Higgs nel 2012, e che è valsa il Nobel allo stesso Peter Higgs e a Francois Englert nel 2013.
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