Il culto della Madonna dell'Arco è sostenuto a Napoli da un'antica devozione popolare e richiama folle di fedeli che si radunano per venerare la Vergine con il livido sulla guancia sinistra, ferita da un giovane che nel XV secolo scagliò contro un dipinto della Madonna una palla, facendola sanguinare. Da allora la gente non ha mai smesso di chiederle miracoli. È lei la protagonista del documentario italo-francese Anatomia del miracolo diretto da Alessandra Celesia, coprodotto da Arte. Intorno alla Madonna ruotano tre personaggi femminili che non si incontrano mai, ma che su lividi e ferite hanno molto da dire. Ognuna a modo suo tra le strade dei quartieri cerca il proprio “miracolo”, mentre la regista restituisce un affresco complesso, affascinante, a volte disturbante di una umanità fragile e piena di speranza, che ha bisogno di credere e di affidarsi a una madre buona, sullo sfondo di una città sofferente, magmatica come il vicino vulcano e scomposta, anch'essa in disperata attesa di salvezza.
Alessandra De Luca
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