Lupus un po' a malincuore, sulla spinta dell'attualità sgradevole, ma anche di ricordi gradevoli non del tutto sbiaditi… Ieri “Il Fatto” (p. 23) sotto il logo “Tempi moderni”, titolo: “La Paura di essere invisibili”. E tu leggi che tra «i più stupidi», nel mondo, ci sono Garibaldi e Che Guevara, con fama di coraggiosi, mentre oggi «i meno coraggiosi sono finiti a esercitare la santità nei mondi più poveri: in India e in Cina i missionari convertivano gli affamati con un pugno di riso ricattatore e facevano lavorare gratis i lebbrosi a Calcutta: suor Teresa si era organizzata da viva la sua beatificazione lasciando nell'ombra 180 consorelle». Una descrizione volutamente forzata, rozza, feroce e offensiva. Dicono che è “satira”… Completata subito con la rivelazione – sgrammaticata per superficiale trascuratezza – che Einstein era «una carogna»! Seguono e precedono altre amenità tutte motivate deridendo chi prima – tempi antichi – viveva «per garantirsi il Paradiso», mentre oggi vive «per non passare inosservato»… E si potrebbe dire anche, qui, per non essere dimenticato. La firma è di Paolo Villaggio. Leggi, rileggi, ripensi anche a certe antiche, e belle, e vivaci, letture di libri e visioni di film degli anni passati, anche lontani, godute anche con altri non proprio incolti e rozzi… Ecco: quest'ultimo Villaggio abbia compassione di sé, se non vuol essere dimenticato! Ma se proprio vuol essere commiserato, compatito, dimenticato... e anche un po' ridicolo, allora insista su questi temi e su questi toni, consueti purtroppo da qualche anno in qua… A Malpelo resterà la nostalgia di una comicità pur forte e originalissima, ma di ben altro valore. Così davvero nessuna «paura di essere invisibili», anzi… Sarebbe un bel vantaggio per tutti…
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