martedì 24 gennaio 2012
Cecchinaggi: titoli in pagina e vere autocalunnie. Ieri "Repubblica" (p. 21) Angela Aquaro da New York: «Obama: dobbiamo ridurre gli aborti». Con commento tutto sul conto di Autrice e redazione in casa madre: "Intervento shock"! Già: per non "shockare" Obama avrebbe dovuto dire «Dobbiamo moltiplicare gli aborti»! Credono sempre di andare controcorrente, e invece buttano controvento titoli e slogan che tornano in faccia. Capita anche a grande livello. Venerdì "Corsera" (p. 45): annuncio della riedizione italiana di "Essere Cristiani", un libro di Hans Küng del 1974, cui ora va il Premio Nonino. Küng è teologo di valore: non per nulla Paolo VI prima, e poi Giovanni Paolo II cercarono di fargli capire le ragioni della comunione di fede incaricando del compito un grande come Karl Rahner, e la seconda volta il consiglio fu anche dell'allora cardinale Ratzinger, che appena eletto Papa lo ha ricevuto cordialmente: sempre senza successo, purtroppo. Dunque venerdì sul "Corsera" questo era il titolone per la sua presentazione del libro, detto «il più importante» dei suoi scritti: «Perché dobbiamo tornare a Gesù». «Tornare a Gesù»? Con tutto il rispetto: c'è qualcuno che non sia d'accordo? Qualcuno ha forse detto che occorre «andar via», da Gesù, e quindi è giusto invocare il "ritorno"? Benedetto XVI, pur firmando Joseph Ratzinger come teologo, ha già dedicato due importanti studi proprio a Gesù di Nazaret. Se quel titolo tradisce il pensiero dell'Autore, è un brutto servizio... Se invece è davvero suo, allora la cosa preoccupa. Vero che di recente un altro suo libro aveva per titolo «Salviamo la Chiesa». È una teologia a salvare la Chiesa? E non l'unico Salvatore? Titoli controcorrente: talvolta sono solo controvento. Con danni sicuri.
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