L'agricoltura cresce ancora in tutto il mondo. Nonostante la congiuntura difficile, i mercati (europei) che languono, la concorrenza non sempre limpidissima, la produzione alimentare nelle aree determinanti del globo mostra segni di dinamicità importanti. Ne è prova l'andamento del mercato delle trattrici agricole cioè delle macchine d'eccellenza (insieme agli aratri), per la lavorazione della terra. A dare la sintesi della situazione è stata Agrievolution (l'associazione che riunisce i principali Paesi produttori, della quale FederUnacoma, cioè l'associazione dei produttori italiani di macchine, è uno degli enti fondatori), che in una nota ha messo in fila i numeri più importanti. Nel 2014, il mercato mondiale delle trattrici ha in effetti chiuso con una lieve flessione rispetto all'anno precedente, segnando un totale di due milioni e 130mila unità vendute rispetto ai due milioni e 200mila del 2013. Certo questi dati non coprono la totalità delle trattrici vendute nel mondo, ma rappresentano un indicatore affidabile dei trend del mercato. Soprattutto se si guarda alle grandi aree agricole mondiali. Emerge così che il mercato indiano e quello cinese continuano ad essere i più consistenti (anche se hanno perso qualcosa nell'ultimo anno), seguiti da quello statunitense. Il mondo, quindi, si divide in due blocchi: da una parte Cina e India che da sole acquistano la metà delle macchine e, dall'altra, l'Europa che si conferma come il più forte produttore di questi mezzi. Ma non è finita qui, perché fra i paesi più dinamici da questo punto di vista, c'è anche il Brasile, cioè un'altra economia emergente (come quelle di India e Cina), che in un solo anno ha acquistato oltre 50mila trattrici. Insomma, se in Italia e in Europa il mercato delle macchine agricole da grande lavoro continua a dare qualche delusione ai produttori (fra i quali gli italiani hanno un posto di primo piano), nel resto del mondo la situazione è ben diversa. Prospettive interessanti, quindi, soprattutto tenendo conto che anche per il 2015 si prevede un volume di vendite ancora molto elevato per l'India, ed anche per la Cina. Con dettagli che dicono molto anche sulla tipologia di coltivazioni che vengono svolte. Gli analisti, infatti, osservano una tendenza alla diminuzione della quota di trattrici di potenza elevata, e all'aumento del segmento delle trattrici di bassa e media potenza, forse come conseguenza dello sviluppo delle colture specializzate nei Paesi occidentali e delle esigenze specifiche dei Paesi emergenti che richiedono mezzi più compatti e meno impegnativi in termini di investimento. Ma una indicazione è chiara: le macchine agricole continuano a muoversi.
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