domenica 19 dicembre 2010
COMMENTA E CONDIVIDI
Buon Natale da Londra: a sentirlo risuonare poco oltre la metà di dicembre, l’augurio, preso in sé, difficilmente potrebbe aspirare a essere una notizia. Invece lo è, e doppiamente, dato che, nell’imminenza della Buona Notizia per eccellenza, anche questo qualcosa di buono lo porta: e, dati i tempi, non è poca cosa. Di speciale, c’ è che il Buon Natale londinese in questione è quello dei biglietti natalizi scelti dai tre massimi leader politici del Regno Unito per fare gli auguri a parenti e amici. Dati i tempi e i luoghi (la Gran Bretagna di oggi è purtroppo una delle contrade europee più scristianizzate e più 'avanzate' in fatto di rivoluzioni 'social­culturali'), di straordinario c’è che questi tre signori, Cameron, leader dei conservatori e primo ministro, Clegg, leader dei liberal­democratici e vicepremier, così come Milliband, leader dei laburisti, cioè del maggior partito di opposizione, hanno concordemente scelto per fare gli auguri un’immagine della famiglia tradizionale, la loro: ognuna provvista di una mamma, di un papà, e due o più figli per ciascuna (una media demografica che noi, qui, neanche ci sogniamo). Perché anche questo c’è di inusuale: che la Gran Bretagna, al contrario dell’Italia, vanta una classe politica particolarmente giovane. Per cui, al vertice della responsabilità ci sono tre quarantenni, con bambini piccoli e piccolissimi in braccio ai genitori, come le immagini natalizie scelte dai tre per far gli auguri allegramente dimostrano. Detto questo, le varianti cambiano di poco: i Clegg, per esempio, hanno affidato al loro bambino più grande il compito di disegnare sul biglietto natalizio, con la tenera imperizia dell’età, la figura di mamma Myriam e papà Nick, seguiti, in ordine rigoroso di età, da Antonio (col pallone al piede) Anna e il piccolissimo Albert. In cinque, i Clegg augurano così il più classico «Happy Christmas from Clegg family» senza minimamente preoccuparsi che il 'Christmas' – il Natale del Bambino che i cristiani riconoscono come Figlio di Dio – sia qualcosa di... sconveniente. Da segnalare alle 'laiche' preoccupazioni di certi nostri 'dirigenti scolastici' che, in omaggio al più stupido e insensato 'rispetto' dei non credenti o dei diversamente credenti (la maggior parte dei quali non apprezza questo tipo di iniziative di rimozione), hanno bandito il Natale da scuola, senza rendersi conto di operare così la più stupida e più inutile delle censure della storia e della cultura cui apparteniamo: proprio a scuola, là dove tutto questo dovrebbe costituire la base su cui 'costruire' i nuovi cittadini.Quanto al primo ministro Cameron, per gli auguri, ha scelto una foto a colori sua e della moglie Samantha in commossa contemplazione della più piccola di famiglia: Florence, quattro mesi, nata l’estate scorsa. Quasi un Gesù Bambino nel 'presepio' vivente della famiglia Cameron, così numerosa (Florence è la numero quattro), e così ricca di speranza: la piccola, come gli altri fratellini, è stata chiamata alla vita dopo la morte di un fratellino, gravemente handicappato, scomparso a sei anni, e teneramente amato. Infine, gli auguri natalizi del capo del partito laburista Milliband: una foto in bianco e nero di papà Ed, di mamma Justine, con in braccio l’una Samuel e l’altro David. Una famiglia-famiglia anche qui: e senza nessuna vergogna, senza nessun oscuramento. Perché non c’è nessuna ragione di nascondere ciò che non ha senso nascondere, vale a dire la verità della vita. Specie a Natale. Al di là della differenza di idee (e magari pure di pratica religiosa) a Londra i tre massimi leader politici l’hanno capito. Non solo: l’hanno comunicato mediante pubbliche immagini, e non a caso, pensiamo. Happy Christmas in famiglia, dunque, da Londra: davvero una buona, buonissima notizia.Una notizia persino speciale. Quando capiterà, a noi italiani, o ai francesi, agli spagnoli, financo agli olandesi, svedesi, danesi, di averne una altrettanto buona, altrettanto gioiosa e piena di speranza? Forse quando riusciremo a ringiovanire al nostra classe dirigente e intellettuale. E quando ci riuscirà tanta altra parte della vecchia Europa. Prima di estinguersi per mancanza di europei, possibilmente. Buon Natale a tutti, dunque: da Londra, per ora. Il resto seguirà. Si spera.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: