sabato 12 dicembre 2009
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È sempre così: la realtà presto o tardi s’incarica di smentire le versioni di comodo che ne vengono fornite. All’Ospedale di Padova la signora che s’è vista inseminare per errore con la provetta di un uomo che non è suo marito ha chiesto di abortire. E come abortivo i medici le hanno prescritto il Norlevo, la famosa "pillola del giorno dopo". Lo chiamano "contraccettivo d’emergenza", ma è anche altro. Chi ne reclama la diffusione come farmaco da banco nega la sua abortività, e per questo pretende che ai farmacisti sia impedita l’obiezione di coscienza. All’Ospedale di Padova – e probabilmente non solo lì – la pensano diversamente. Sarà che la "pillola del giorno dopo" abortiva lo è per davvero?
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