Il rilancio del Paese passa dall'impegno per l'infanzia
sabato 22 gennaio 2022

Caro direttore,

nonostante l’emergenza pandemica riempia le nostre vite da due anni, è ormai evidente come la partita decisiva per il bene comune e per un’idea di rilancio sana del Paese passi dal nostro impegno per l’infanzia. Mi fa piacere sottolineare come, con pochi colleghi e colleghe, portiamo avanti battaglie per l’infanzia – la base della nostra azione parlamentare – lavorando non solo in chiave emergenziale, ma per costruire un futuro diverso per i nostri giovani. Per questo mi sento di chiedere con forza di dare ulteriore concretezza a quanto fatto in questi anni sul tema infanzia, a partire dalle tre proposte di cui mi faccio portavoce, proponedole all’attenzione di Parlamento e Governo: è necessario, innanzitutto, istituire subito un’Agenzia nazionale che possa coordinare gli interventi a favore dell’infanzia previsti nel Pnrr e, insieme, attivare forme di ristoro educativo per le bambine e i bambini che hanno perso mesi di scuola assieme a un sostegno psicologico per i ragazzi in difficoltà. Infine, è assolutamente urgente un monitoraggio attento e preciso delle scuole aperte e di quelle chiuse.

Queste proposte sono frutto di un lavoro incessante di ascolto della realtà, svolto con il Terzo settore e con le associazioni che si occupano di questi temi. Non a caso, è stato pubblicato da poco 'L’infanzia al centro della politica', che chi scrive ha ideato insieme a Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera, e a Paolo Siani, vicepresidente della Commissione Infanzia. Il volume, con la prefazione di Marco Rossi-Doria, presidente dell’impresa sociale 'Con i Bambini', oltre a raccogliere nostri interventi in aula sulla materia, presenta in maniera completa la Mozione Infanzia con i suoi 54 punti analitici e i 23 impegni per il Governo. Abbiamo pensato fosse fondamentale diffondere questi atti parlamentari per spiegare ai cittadini e alle cittadine che in questi ultimi anni ci siamo impegnati affinché i bambini e le bambine diventassero non più attori passivi, ma protagonisti attivi della ricostruzione del nostro Paese.

Sono persuaso da tempo che esista un buon modo di amministrare e che occuparsi di infanzia è politica in senso proprio e alto. Abbiamo lavorato affinché nel Pnrr venissero inserite, come poi è stato, proposte per mettere i bambini e le bambine al centro delle politiche complessive per il rilancio post pandemia del Paese e affinché venisse istituito un capitolo apposito con relative risorse economiche. Ricordo anche che grazie all’Intergruppo parlamentare Infanzia, coordinato da Siani e dal sottoscritto, è stata approvata una mozione con linee di indirizzo molto chiare per l’esecutivo Draghi. La sfida sulla tutela dell’infanzia e sulla lotta al dilagare della povertà educativa è la sfida di tutto il Paese. E mi sento dire che siamo riusciti a modificare l’approccio all’infanzia, passando da un atteggiamento quasi assistenzialista a un’azione organica, passaggio era tanto più necessario ora, dato che la pandemia ha avuto impatto enorme sulla salute psicofisica dei minori e sull’impoverimento, sostanziale e culturale, di numerose famiglie, evidenziando le fragilità storiche del nostro sistema di welfare.

Per questo le tre proposte elencate sono urgenti e coerenti con quanto fatto sino ad ora. Spesso diciamo retoricamente che 'bisogna ascoltare la voce e le esigenze dei ragazzi', io credo che questo debba diventare un metodo concreto, riunendo realtà del Terzo settore che si occupano di infanzia e adolescenza, associazioni civiche e Anci, per coinvolgere i ragazzi nella costruzione di città a misura di bambini. L’infanzia deve essere il baricentro di tutte le politiche pubbliche, così come ci dice anche l’Europa con la Child Guarantee. Investire nell’infanzia, oltre ad essere giusto, conviene all’intero sistema Paese.

Deputato, capogruppo Pd in Commissione Infanzia

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