mercoledì 7 ottobre 2020
Il lettore chiede ragione delle variazioni nella bolletta dell’energia. La differenza tra 'mercato libero' e 'tutelato' e la legge della domanda e dell’offerta. Ma oggi si paga meno di un anno fa
I prezzi di luce e gas aumentati anche perché ne consumiamo di più

Ansa

COMMENTA E CONDIVIDI

Gentile direttore,
leggo su Avvenire del 1 ottobre degli aumenti sulle bollette: «Tariffe su: luce +15,6% e gas +11,4% da ottobre». Può far spiegare a noi lettori il perché di questi aumenti? Grazie e buon lavoro.

Claudio Romano Udine

Gentile signor Romano, anche quello dell’energia elettrica e del gas è un mercato dove i prezzi cambiano in base a diverse variabili. Le due principali variabili del mercato dell’energia sono i costi di produzione e l’incontro tra domanda e offerta. Nella prima parte del 2020 a causa della pandemia che ha portato al blocco di molte attività produttive, la domanda globale di energia è crollata. Il crollo della domanda ha fatto precipitare le quotazioni delle materie prime energetiche (a maggio il prezzo del petrolio è scivolato addirittura in negativo) portando a un taglio del costo finale di luce e gas. In Italia la domanda di elettricità nel primo semestre del 2020 è diminuita dell’8,9% rispetto a un anno fa. Le famiglie e le imprese non stanno direttamente sul mercato all’ingrosso dell’energia, altrimenti il prezzo dei kilowattora e dei metri cubi di gas che consumano cambierebbe ogni minuto. Circa metà delle famiglie italiane è sul 'mercato libero': ha firmato con i venditori di elettricità e gas contratti che spesso stabiliscono un prezzo fisso per kilowattora o metro cubo di gas per uno o due anni di fornitura. Le altre famiglie sono invece sul mercato 'tutelato', che resterà in vigore almeno fino alla fine del 2021: qui c’è una società pubblica, l’Acquirente unico, che compra elettricità e gas per tutti e la rivende alle aziende della distribuzione elettrica al dettaglio, che a loro volta lo rivendono alle famiglie. Il prezzo che le famiglie del 'mercato tutelato' pagheranno al loro fornitore è stabilito ogni tre mesi dall’Arera, l’autorità di regolazione del mercato, che in base a calcoli complessi individua una tariffa più adeguata in base allo scenario del mercato. Quest’anno l’Arera ha tagliato il prezzo dell’energia elettrica del 5,4% nel primo trimestre e del 18,3% nel secondo, per poi alzarlo del 3,3% nel terzo trimestre; per il gas l’Autorità ha annunciato un aumento dello 0,8% nel primo trimestre, un taglio del 13,5% nel secondo e una riduzione del 6,7% nel terzo. La ripresa delle attività produttive, purtroppo ancora debole, ha riequilibrato il mercato dell’energia facendo risalire i prezzi. È da notare, però, che, nonostante gli aumenti che scattano a ottobre, le tariffe di luce e gas sul mercato tutelato restano inferiori rispettivamente del 7,7% e del 9,4% nel confronto con un anno fa.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI