No, non solo desolazione nel Nord Est devastato dalla grande alluvione dei giorni scorsi. Non che l’evento non sia stato terribile, per proporzioni e conseguenze. E tuttavia, nel panorama generale, non c’è solo questo (che fa la parte del leone su tutti i mezzi di informazione). C’è anche l’altra faccia della medaglia, ed è la faccia migliore, che resta pesantemente oscurata dai mass media nazionali, specie televisivi.Cominciamo dalle dichiarazioni dei sindaci delle località colpite. Interrogato da Radio 24 su come andassero le cose nelle sua città, la bellissima Vicenza, il sindaco Variati ha risposto: metà della nostra città si è salvata, l’altra metà è invasa da un esercito di cittadini volontari, giovani e non giovani, tutti a spalare fango, a ripulire scantinati, a liberare tombini. A fare quello che c’è da fare, senza distinzione di età o di partito, lasciando da parte scuola, lavoro, necessità della famiglia, tutto. Sono vicentini che hanno risposto subito all’appello del primo cittadino consapevole che, quando il disastro è così grande, non bastano né i pur bravissimi volontari della Protezione Civile, né i pompieri, né gli uomini dell’esercito. Un giorno di scuola o di lavoro in meno, hanno replicato gli spalatori di ogni età, intervistati dai mass media locali, non sarà la fine del mondo.Il sindaco di Vicenza, che è a capo di una coalizione di centrosinistra, non ha detto altro: non una parola contro la regione Veneto, di colore politico diverso, non una contro il governo, pure politicamente avverso. Solo un "grazie" a tutti i suoi concittadini con la pala in mano, solo la consolazione e il legittimo orgoglio di stare a capo di una città che, di fronte alla comune sventura, supera ogni divisione, non si lascia trascinare nel gorgo della lamentela, dell’invettiva, della recriminazione e corre ad aiutare chi ha bisogno. Analogo il comportamento del sindaco Ceraolo di Sacile (Pordenone), cittadina anch’essa colpita come non accadeva da molti anni, dalla piena eccezionale del fiume che circonda tutto il centro storico. La nostra città, ha detto, ha un grandissimo debito di riconoscenza verso i volontari della Protezione civile, che, con grande perizia e grandi sacrifici anche personali, hanno fatto davvero miracoli, lavorando ininterrottamente giorno e notte pur di limitare i danni. A capo di una coalizione di centrodestra, Ceraolo ha aggiunto: sento il bisogno di ringraziare anche le amministrazioni, di colore politico diverso, che hanno preceduto la mia, che presiedo da solo un anno.Senza le misure di prevenzione da loro adottate, i danni sarebbero stati molto più gravi. E si potrebbe continuare con questi esempi .Quelle di questi sindaci, sono parole sagge, sono parole di grande civiltà: solo che non càpita mai di ascoltarne di simili nei notiziari o nei talk show nazionali. A quasi nessuno tra direttori di tg o conduttori famosi di salotti televisivi, passa mai per la testa l’idea che gli utenti, specie se pagano regolarmente il canone, avrebbero il desiderio e il diritto di conoscere questo "stile" e questi amministratori, almeno in occasioni eccezionali come questa. Avrebbero avuto il diritto, per esempio, di conoscere e apprezzare in tempo utile quel sindaco campano – Angelo Vassallo – che ha pagato con la vita la "colpa" di aver ben amministrato il suo paese. Invece no: ai notiziari e ai "salotti" televisivi nazionali accedono quasi esclusivamente i "soliti noti" della baruffa politica che, tutti i giorni, si scambiano le solite, vuote, accuse e offese reciproche. Accanto a loro trova le porte aperte un formicaio di "escort", spregiudicati lestofanti o, peggio, delinquenti di ogni genere: veri o presunti. Gente, insomma, dalla quale c’è ben poco da imparare . Eppure, l’Italia non è tutta lì :ce n’ è un’altra "colpevole" di essere per bene sulla quale quasi tutti i tg e i talk show stendono il silenzio. Quest’Italia c’è, solo che non si vede. Soprattutto, non la si vuol far vedere .Un vero, indecente autogol.