Fu il blitz di San Silvestro. Gli ottanta ispettori dell’Agenzia delle entrate attesero l’alba dell’ultimo giorno dell’anno 2011 per stringere in una morsa implacabile Cortina d’Ampezzo. Dalle 8 alle 24, un ripulisti in stile Tex Willer. Gli esultanti gridarono alla giustizia che finalmente colpiva i ricconi (presunti) impuniti anziché accanirsi sui lavoratori dipendenti; i denigratori denunciarono lo show allestito a tutto beneficio delle telecamere e a danno dei commercianti tartassati. Il lato spettacolare ci fu, l’irritazione pure; ma ci fioccarono pure tantissimi scontrini battuti in più e parecchie sanzioni. Quante? Ieri il direttore dell’agenzia, Attilio Befera, s’è tolto la soddisfazione di snocciolare cifre panciute alla Commissione finanze del Senato. Dal blitz di Cortina lo Stato ha incassato più di 2 milioni di euro: 1,2 da Ires e Irap, 224mila di Iva e 675mila in sanzioni. Molti in assoluto eppure briciole, se messi a confronto con il totale del gettito recuperato con i controlli del 2013, ben 13,1 miliardi. E i terribili ispettori, gli sceriffi dalla Colt facile? Negli ultimi due anni, i dipendenti dell’agenzia sono passati da 49 a 40mila. L’agenzia dimagrisce, si fa più snella e agile, scova più irregolarità pur riducendo il numero dei controlli. In altri termini, ha migliorato la mira. E Cortina? E le altre località del turismo d’alto bordo, da Courmayeur alla Riviera del Levante ligure (Portofino, Rapallo...), bersagliate all’alba del 2012? Noi continuiamo a credere che la legalità – scontrini emessi, tasse pagate – non sia in contraddizione con un commercio sano e florido. Ci ostiniamo a ritenere che non sia necessario ricorrere a furbate piccole né grandi per far sorridere la propria azienda. E non riusciamo a credere che chi sfreccia a bordo di una Ferrari possa dichiarare un reddito di poche migliaia di euro. Vogliamo bene a Cortina e a Portofino e vederle invase da eserciti di ispettori non ci rallegra; ma è anche irritante scoprire che qualcuno, pur vivendo nell’abbondanza, viene ostinatamente meno ai suoi doveri di cittadino. Mai più agguati di Capodanno, dunque. Ma neppure la protervia di contribuenti ricchi, infedeli e impuniti.