Un viaggio, un’indagine intima di Giovanni Caccamo, alla ricerca delle idee di cambiamento della sua generazione. È il continuum del suo ultimo album “Parola”, in cui il cantautore ha raccolto l’appello di Andrea Camilleri, che chiese ai giovani di far partire un umanesimo della parola.
Attraverso quindici simposi universitari e un concorso di idee online Caccamo ha lanciato una domanda appello a tutti i giovani italiani: “Cosa cambieresti della società in cui vivi e in che modo?”. A questa domanda hanno risposto, per iscritto, oltre novecento ragazzi. Ognuno ha scelto una parola di cambiamento e scritto un trattato che riassuma l’aspetto della società che cambierebbe e le idee concrete per poterlo fare. I quindici giovani autori dei trattati più brillanti sono stati inclusi nel ‘Manifesto del Cambiamento’, edito da Treccani e con la prefazione di Papa Francesco, che ha dato vita all’’Agorà del cambiamento’, nella Stanza della Segnatura in Vaticano.
Parola ai giovani vuole accendere una luce, rispondere all’urgenza di mettere a fuoco l’imprescindibile importanza della parola e del concetto di cambiamento: motore in grado di accendere immaginazione, consapevolezza e determinazione.
Attraverso un coro di voci, composto da dieci eccellenze italiane under 35, i quindici giovani protagonisti dell’Agorà del cambiamento ai Musei vaticani, e le preziose testimonianze di alcuni saggi “maestri”, over 70, si vuole restituire allo spettatore un confronto generazionale sulle tematiche più urgenti e delicate della nostra società.
Andrea Bocelli, Mario Ceroli, Paola Egonu, Salvatore Esposito, Filippo Scotti, Mimmo Paladino, Arnaldo Pomodoro, Anastasio, Riccardo Zanotti, sono alcuni dei protagonisti di questo emozionante dialogo.
Gli ospiti di questo documentario raccontano la loro storia, rivelandoci quale sia la loro visione di cambiamento, non inteso come concetto fine a se stesso ma come virtù applicata al quotidiano, che possa permetterci di trasformare il nostro presente e costruire un futuro in evoluzione. Sotto forma di interviste girate nei più emblematici luoghi d’arte italiani, il film si nutre di immagini uniche e contenuti pregnanti che fungano da risposta al nichilismo e all’oscurantismo che minacciano i sogni e le speranze delle nuove generazioni.