Da decenni, ogni governo che s’insedia, mette tra i primi punti del suo programma l’ambiente, «ma solo per ragioni propagandistiche». Poi, «di fatto, politiche ambientali complessive non se ne realizzano mai». Parla chiaro Roberto Pennisi, magistrato della Direzione nazionale antimafia e grande esperto di crimine ambientale.
A proposito, perché non sconfiggiamo chi massacra l’ambiente? «Per le stesse ragioni per le quali non sconfiggiamo le mafie». Queste «si reggono e vivono del rapporto che instaurano con gli altri poteri, istituzionale, economico e finanziario». E il potere giudiziario? «Inutile negare che ci sono territori dove gli uffici chiamati alla repressione dei reati sono più attenti e altri dove sono meno attenti».