Un dialogo sul futuro e sul «tipo di informazione che lo rende desiderabile o temibile», sulla traccia del Discorso alla città per sant’Ambrogio (6 dicembre 2019) dal significativo titolo «Benvenuto futuro!». Lo ha proposto l’arcivescovo di Milano monsignor Mario Delpini ai giornalisti milanesi come cuore del tradizionale (e affollato) incontro di sabato 25 gennaio per la festa del loro patrono san Francesco di Sales, celebrata il giorno prima.
Il dialogo – animato da Michele Brambilla, direttore del «Quotidiano nazionale», Marina Terragni, femminista e blogger, e Luigi Tornari, a capo delle news di radio Rtl 102.5, moderati dal giornalista di Avvenire Francesco Ognibene – è stato introdotto da un video, curato da Annamaria Braccini, nel quale Venanzio Postiglione (Corriere della Sera), il direttore di Avvenire Marco Tarquinio, Piero Colaprico (Repubblica) e Donatella Negri (Tg3 Lombardia) hanno risposto alle domande che l’arcivescovo aveva formulato ai comunicatori con una lettera il 13 dicembre.
A Milano il tradizionale incontro tra l’Arcivescovo e il mondo della comunicazione. «Promuovere alleanze per fare giornalismo di qualità, informando sui fatti» - Fotogramma
Nella missiva Delpini li interpellava sui cinque temi dell’informazione come fattore di costruzione del consenso, influenza sulla buona fama delle persone, condizionamento dei giudizi sugli altri popoli, incidenza sul costume e – appunto – edificazione di un futuro come casa ostile o abitabile. Alla lettera hanno risposto 11 giornalisti di varie testate e incarichi con interventi tutti ospitati sulle pagine milanesi di Avvenire e, appunto, con quattro interviste in video. Il confronto in pubblico tra Delpini e i giornalisti ha toccato, tra gli altri, i temi dei migranti come persone da conoscere e sottrarre al pregiudizio e dell’alleanza tra media, istituzioni e Chiesa per tutelare grandi beni socialmente riconosciuti, come i giovani.