Davanti alla Basilica di San Pietro Papa Francesco nell'atto di aprire la Porta Santa nel giorno dell'Immacolata Concezione.
Un gruppo di sacerdoti mentre si scatta una foto-ricordo in occasione dell'apertura del Giubileo della misericordia a Roma
San Pietro gremita dai fedeli accorsi a Roma per partecipare a una delle mensili udienze giubilari del sabato: un'altra delle novità introdotte da Papa Francesco per l'Anno santo straordinario della Misericordia.
Alle 11.10 dell'8 dicembre 2015 Papa Francesco varca la soglia della Porta Santa della Basilica di San Pietro. Dopo di lui il Papa emerito Benedetto XVI.
Il Papa confessore, a sorpresa, in piazza San Pietro. Seduto su una semplice sedia uguale a quella degli altri 150 suoi “colleghi” sacerdoti il 23 aprile ha confessato alcuni dei ragazzi che a Roma hanno partecipato al Giubileo dedicato a loro.
A Roma Papa Francesco apre una Porta Santa della Carità presso l’Ostello e la Mensa della Caritas alla stazione Termini. È il primo dei Venerdì di misericordia compiuti da Papa Francesco che hanno riproposto, alla memoria corta del nostro tempo, quelle sette opere corporali e spirituali che appartengono alla tradizione della Chiesa.
Settantamila adolescenti hanno preso parte alla “tre giorni” del Giubileo dei ragazzi: il Pontefice ha inviato loro un videomessaggio nella serata di festa e musica organizzata allo stadio Olimpico di Roma.
Le spoglie di Padre Pio e padre Leopoldo Mandic esposte a Roma: i due santi confessori sono stati indicati da Papa Francesco tra i testimoni del perdono, della carezza del Padre, dell’amore gratuito, del dono per gli altri.
Madre Teresa di Calcutta non solo è l’emblema del Vangelo della carità, ma è anche una dei cinque «profeti» della misericordia scelti da Papa Francesco assieme a Padre Pio, san Leopoldo Mandic, santa Faustina Kowalska e san Giovanni Paolo II. La canonizzazione di Madre Teresa avvenuta il 4 settembre è stato uno dei momenti culminanti del giubileo della misericordia.
I “Venerdì della misericordia” introdotti dal Papa sono stati delle visite a sorpresa: una al mese, per esprimere vicinanza ad anziani, malati in stato vegetativo, tossicodipendenti, profughi e migranti, disabili psichici, sacerdoti anziani e sofferenti, donne liberate dalla schiavitù della prostituzione, bambini e malati terminali. Qui il gesto di tenerezza del Papa verso una donna salvata dalla schiavitù della prostituzione dalla comunità Papa Giovanni XXIII. - ANSA
Papa Francesco a pranzo con un gruppo di bambini delle famiglie di profughi siriani ospiti dalla Comunità di Sant’Egidio e giunte in Italia dopo la visita del Papa sull’Isola di Lesbo in Grecia.
A settembre, nell'ambito dei «Venerdì di misericordia», Papa Francesco ha visitato un reparto di neonatologia e un hospice per malati terminali a Roma.