“Due nostre lavoratrici sono state forzatamente portate in Russia”. Lo ha rivelato il direttore della Caritas di Mariupol, Fr. Rostyslav Spryniuk, in un’intervista di Vito D'Ettore per Tv2000 in onda integralmente domani 13 aprile alle 15.15 nel programma ‘Siamo noi’. Le due donne si trovavano nella sede della Caritas Ucraina di Mariupol in cui sono morte sette persone (due erano operatori della Caritas Ucraina che si erano rifugiati lì con i famigliari) sotto i colpi di un carro armato russo.
“Sono state portate con la forza in Russia – ribadisce il direttore nell’anticipazione di Tv2000 - I soldati russi la chiamano ‘evacuazione volontaria’ ma quando l’evacuazione è sotto la minaccia delle mitragliatrici non si può chiamare ‘volontaria’”.
Le due lavoratrici, ha spiegato il direttore della Caritas di Mariupol, “erano nel centro Caritas ma in un altro edificio. Si sono salvate perché si trovavano sotto le scale. Sono state coperte dalle macerie ma sono riuscite a scavarsi una via d’uscita. Non possiamo rivelare i loro nomi, per non metterle in pericolo”.