“Credo che nessuno possa sostenere: ‘Meglio da soli che insieme’”. Lo ha detto l’arcivescovo di Genova e presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d'Europa (CCEE), il cardinale Angelo Bagnasco, ospite del programma ‘Siamo noi’ su Tv2000 commentando le prossime elezioni europee che “rivestono un valore politico e una consapevolezza che le altre elezioni non hanno avuto”.
“I vescovi europei – ha aggiunto il cardinale Bagnasco - guardano alle prossime elezioni europee con molta convinzione, fiducia, determinazione ma anche realismo di fronte alle difficoltà e alla incompiutezza del sogno europeo. Tutti i vescovi europei credono nel cammino unitario dell’Europa. Le aspettative sono quelle di un’Europa più democratica nelle sue istituzioni che sono un po' da rivedere e ripensare. Non è un processo tragico ma semplicemente di buonsenso. Abbiamo bisogno di un’Europa più leggera ed efficace perché deve essere avvertita dalle nazioni e dai popoli non matrigna ma madre e infine più solidale”.
“Il prossimo Parlamento Europeo – ha proseguito il cardinale Bagnasco - dovrebbe fare un processo onesto, intelligente ed umile di verifica a partire dalle istituzioni. Il cammino unitario dell’Europa è assolutamente indispensabile. La storia dell’Europa è allo stesso modo diversa ma unitaria. L’Europa dovrebbe fare anche qualche esame del cammino percorso”.
“Il mondo politico di questi decenni – ha sottolineato ancora - deve fare un esame di coscienza. Perché il compito della politica non è solo quello di registrare i fatti ma anche quello di interpretarli. E i fenomeni del populismo e sovranismo non sono di ieri ma sono nati in precedenza. Per questo dovevano essere considerati in Italia e in Europa. Bisognava vedere se c’erano degli elementi di verità, delle ragioni pur piccole ma da prendere in considerazione. E invece sono stati snobbati pensando che si sciogliessero da soli. Questa è una visione politica assolutamente miope”.
Il presidente dei vescovi europei ha poi affrontato la questione dei migranti e la gestione europea: “In Europa non esiste una vera politica migratoria. Le quote o i contributi che giustamente vengono dati dall’Europa per l’accoglienza dei migranti sono ampiamente insufficienti e soprattutto non rivelano una presa in carico della questione. In una famiglia le questione si superano e affrontano insieme”.
Il cardinale Bagnasco a Tv2000 ha infine commentato la polemica su Salvini e l’uso del rosario durante un comizio elettorale: “I simboli sono sempre una cosa seria anche quelli non strettamente religiosi. Devono essere dunque apprezzati e usati nel modo proprio”.