Il presidente venezuelano Nicolas Maduro con la moglie Cilia Flores, subito dopo la rielezione, a Caracas (Ansa)
Nicolas Maduro è stato rieletto presidente del Venezuela nelle elezioni che si sono tenute domenica e il suo nuovo mandato durerà fino al 2025. Con lo spoglio quasi completato, il presidente socialista uscente ha riportato il 67,7% dei voti contro il 21,2% del suo principale avversario, Henri Falcon, il quale respinge l'intero processo elettorale. A dare l'annuncio è stata la presidente del Consiglio nazionale elettorale, Tibisay Lucena. L'astensione è stata del 52% circa.
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I cittadini chiamati alle urne erano circa 20 milioni e, secondo il conteggio della commissione elettorale, su 8.603.936 voti Maduro ne ha ottenuti 5.823.728. Nelle ultime elezioni presidenziali, nel 2013, quando Maduro si era confrontato alle urne con il candidato d'opposizione Henrique Capriles, l'affluenza era stata del 79,69%. Parlando davanti ai sostenitori riuniti davanti al palazzo presidenziale di Miraflores, Maduro ha parlato di un «record storico»: «mai prima un candidato presidenziale aveva vinto con il 68% dei voti del popolo e mai prima aveva avuto 47 punti di vantaggio sul secondo candidato», ha detto. E ancora: «Abbiamo vinto ancora! Abbiamo trionfato ancora! Siamo la forza della storia trasformata in una vittoria popolare permanente».
Il nuovo mandato di sei anni comincerà a gennaio del 2019. Poco prima dei risultati ufficiali, Henri Falcon aveva respinto queste elezioni, parlando di mancanza di «legittimità» e chiedendo che si svolgano nuove elezioni prima della fine dell'anno. «Noi non riconosciamo questo processo elettorale, per noi non ci sono state elezioni. Nuove elezioni devono essere organizzate in Venezuela», aveva dichiarato in conferenza stampa, accusando il governo di avere fatto pressioni sugli elettori.